Incendi monte Maddalena, quattro giorni di superlavoro dei pompieri e dei volontari

Prima l’intervento ripetuto tre volte. Poi la ricerca di focolai. e le indagini sulle cause

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Ancora una mattinata di monitoraggio sul Monte Maddalena, interessato la scorsa settimana da un incendio che ha mandato in fumo oltre 7 ettari di boschi e da un secondo, contenuto in un’area di 700 mq, scoppiato sabato. Lunedì, un terzo incendio si è sviluppato in un’area vicina a quella del primo, domato da vigili del fuoco e volontari dell’antincendio del gruppo Val Carobbio.

Per verificare la presenza di eventuali residui che avrebbero potuto reinnescare le fiamme, come spiegato dall’assessore bresciano alla Protezione civile Valter Muchetti, ieri 8 volontari hanno perlustrato la zona, pronti a segnalare all’elicottero il punto in cui riversare acqua. Non è stato necessario far levare in volo il mezzo, perché non è stato individuato alcun focolaio. Evento concluso, dunque, mentre proseguono le indagini perché tanti incendi concentrati nel tempo e nello spazio non paiono essere frutto di una casualità. Doloso è certamente il rogo che si è registrato sulla Corna Blacca, in Val Trompia, dove sono andati in fumo una cinquantina di ettari di pascolo: trovati dieci inneschi.

F.P.