Interventi per le Olimpiadi invernali, qualcosa si muove dopo la spinta di Roda

Sergio Schena del Cda: "Bisogna risolvere i problemi in fretta"

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A Bormio si stanno accelerando le operazioni per poter effettuare quei lavori necessari per poter ospitare le gare di sci alpino maschile delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Senza alcune opere importanti Bormio verrebbe estromessa e la gara più importante dell’intero programma olimpico, quella della discesa maschile, paragonabile a quella dei 100 metri piani delle Olimpiadi estive, così come le altre gare maschili verrebbero dirottate a Cortina, località che in questi giorni sta ospitando i Campionati Mondiali di sci alpino. Ma quali sono le opere imprescindibili per poter organizzare le gare olimpiche? Ce lo ha ricordato, a fine dicembre nel corso della 2 giorni di Coppa del Mondo, il presidente della Fisi Flavio Roda che, nell’occasione, ha esortato gli amministratori bormini a fare presto per adeguare a standard olimpici la zona d’arrivo della Stelvio, attualmente piccola e inadeguata per un evento a cinque cerchi. E poi bisogna allargarla leggermente, sulla destra guardando la parte finale, per ricavare un tracciato solo o quasi per lo slalom che non interferisca con quello attuale che verrebbe usato per gigante, SuperG e discesa. "Qualcosa si sta muovendo – ha detto Sergio Schena (foto), membro del Cda del comitato organizzatore di Milano Cortina 2026 -, rispetto a dicembre quando anche il presidente della Fisi Roda ha chiaramente detto agli amministratori di Bormio di accelerare. Bormio deve rimanere, come si dice, "sul pezzo" e trovare a breve la soluzione ai problemi. La strada è lunga". Ma il tempo è tiranno perché nel 2023 a Bormio si terranno alcune gare preolimpiche, una sorta di prova generale che dovrà vedere uno ski stadium più grande e adeguato e una pista da slalom già pronta. F.D’E.