Grosio, più di mille firme per dire "no" ai migranti

Il promotore della petizione Pini: "Siamo preoccupati"

Grosio, il gazebo per la raccolta firme in piazza (Nat.Press)

Grosio, il gazebo per la raccolta firme in piazza (Nat.Press)

Grosio, 8 gennaio 2017 - Oltre mille firme sono state raccolte nella mattinata di ieri a Grosio (circa 4.600 abitanti) dal gruppo formatosi in paese nei giorni scorsi «contro l’arrivo di profughi, migranti economici». Al momento però non c’è nulla di certo. Fin dalle 10 (la chiusura della petizione era fissata alle 13) il gazebo informativo, posizionato in piazza del Comune, ha registrato un elevato afflusso di cittadini che hanno apposto la propria firma condividendo il pensiero del comitato che si definisce apolitico e che intende «tutelare la tranquillità del territorio». Altri cittadini, invece, hanno scelto di recarsi a firmare nei bar e nei locali che ospitano la petizione (al momento, però, il conteggio delle firme raccolte negli esercizi pubblici è ancora in corso).

Ieri allo stand, ad accogliere i firmatari, erano presenti alcuni promotori della petizione fra i quali Antonino Pini, Fabio Strambini, Corrado Franzini, Eddy Della Bosca, Giovanni Sala, Martino Rinaldi. «Siamo molto soddisfatti dell’affluenza dei residenti - ha dichiarato Antonino Pini, portavoce del gruppo, con una risma di fogli firmati fra le braccia - Noi siamo preoccupati per il tam tam che da alcune settimane si sente in paese e che riguarda l’eventuale arrivo di migranti economici nel nostro Comune. Per migranti economici intendiamo coloro che non stanno scappando da nessuna guerra. Nonostante al momento non abbiamo ancora certezza del loro arrivo o meno noi desideriamo in tutti modi prevenire questo fatto in quanto siamo contro questa scelta. Noi desideriamo che l’Amministrazione comunale ci dia al più presto delle risposte.

Una amministrazione che fino ad oggi non ha mai confermato ufficialmente l’arrivo di eventuali profughi, ma nonostante questo noi ci siamo accorti che ci sono dei movimenti in tal senso come, ad esempio, le recenti pulizie dei locali all’interno dell’ex albergo Capriolo, struttura presa ora in affitto da Habib Zallouz (albergatore che già si occupa dell’ospitalità di profughi a Sondalo). Tutte queste operazioni ci fanno pensare a un arrivo imminente di stranieri. In paese il malcontento verso questa scelta è tangibile e a oggi è più che mai confermato». In merito alla questione la Prefettura ha convocato per martedì prossimo un incontro con l’amministrazione di Grosio. Ci sarà pure Habib Zallouz.

«Noi non siamo contro l’arrivo di una famiglia in caso avesse bisogno – ha concluso Antonino Pini – ma siamo preoccupati, invece, dell’arrivo di gruppi numerosi di migranti economici. Il fatto vero è che prima ne giungono magari dieci o undici e poi se ne ospitano ancora e ancora e restano in giro per il paese sulle panchine spesati e con i cellulari in mano. Questo è lo scenario che vorremmo evitare». La raccolta firme sarà depositata in Comune.