Giallo di Grosotto: Emanuele Casula potrebbe essere trasferito a Monza

L'amministrazione penitenziaria deve valutare se l'incolumità dell'imputato è a rischio

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Grosotto, il luogo in cui è stata trovata Veronica Balsamo. Indiziato per omicidio Emanuele Casula

Sondrio, 9 ottobre 2014 - Si saprà domani se Emanuele Casula verrà trasferito in un altro carcere (forse a Monza). Per il momento il 18enne apprendista saldatore rimane rinchiuso in una cella della Casa circondariale di Sondrio. L’ufficialità in merito all’eventuale trasferimento dovrebbe arrivare domani con la comunicazione alla Procura di Sondrio.

In casi come questo, quando il reato contestato è tanto grave (il 18enne di Grosotto è accusato di aver ucciso la fidanzata, Veronica Balsamo, e di aver cercato di uccidere anche il chierichetto 32enne Gianmario Lucchini che lo aveva visto fuggire) è l’amministrazione penitenziaria, che dipende direttamente dal Ministero della Giustizia, a decidere se la struttura è in grado o meno di ospitare il detenuto. E nel caso specifico, la preoccupazione non è relativa alla possibilità che Casula possa creare problemi in carcere, semmai il contrario. La decisione del trasferimento, infatti, tenderebbe a tutelare l’incolumità dell’imputato, che non sarebbe garantita in un carcere considerato di serie D2, e quindi non adatto ad ospitare detenuti accusati di reati tanto gravi, per di più commessi nella stessa provincia dove ha sede il carcere e in danno a persone del posto. E si attende per il fine settimana la decisione del Tribunale del Riesame in merito al ricorso presentato dalla Procura mesi addietro, con il quale si è opposta alla decisione del gip Pietro Della Pona di negare la misura dei domiciliari nei confronti del 18enne in relazione al furto dei farmaci e dell’auto del ferramenta.