Festa dei 25 anni con il record delle presenze

Il Consorzio Turistico della Valchiavenna celebra 25 anni di successi nel promuovere lo sviluppo turistico della regione montana. Grazie al sostegno della Comunità montana e a iniziative come la Via Spluga, il turismo nella zona è in costante crescita, nonostante l'impatto della pandemia.

Il Consorzio Turistico della Valchiavenna, fondato nel 1998 per iniziativa della Comunità montana, ha spento le sue prime 25 candeline... tra passato, presente e futuro. In questo quarto di secolo non è cambiato il sostegno dell’ente comprensoriale, ieri padre fondatore e oggi partner strategico, che negli anni si è impegnato per lo sviluppo della Ski area Valchiavenna, è pronto a investire per la sostituzione degli impianti, ha promosso il progetto di marketing transfrontaliero della Via Spluga e nel 2000, tramite il Consorzio turistico, ha istituito uno dei primi sistemi turistici che ha unito pubblico e privato. Oltre al piano sul turismo sportivo che ha dato impulso all’economia locale con diecimila pernottamenti all’anno e un indotto di circa 700mila euro.

È grazie a questi 25 anni, alla scelta lungimirante della Comunità montana, alla presenza costante di un unico presidente, Franco Moro (nella foto), se oggi si può parlare di un turismo della montagna per quattro stagioni all’anno.

"La Comunità montana - è la conclusione del direttore del Consorzio Filippo Pighetti – ha svolto il ruolo di governance, in grado di definire le linee di indirizzo, farne una sintesi per tutti i dodici Comuni che la compongono, tenendo conto delle specificità di ciascuno". Un’evoluzione che si è concretizzata nella crescita costante, interrotta solo dalla pandemia, delle presenze turistiche, come ha evidenziato il presidente Moro in assemblea: "Abbiamo superato i dati pre-covid soprattutto per il ritorno in Valchiavenna dei turisti internazionali, che mancavano da tempo, con una stagione da record per la vendita dei pacchetti trekking della Via Spluga". F.D’E.