Confortola punta alla doppietta L’obiettivo sono altri due Ottomila

Il forte alpinista di Valfurva dopo un paio d’anni d’assenza è tornato sulle montagne himalaiane per le sue sfide

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Marco Confortola a caccia di una doppietta per portarsi ad una sola vetta dal sogno. Il sogno è quello di terminare, al più presto, la scalata di tutte e 14 le vette sopra gli 8000 metri ed entrare dritto nel mito e nella leggenda dello scialpinismo italiano e mondiale. Per ora ne ha messi in “tasca“ 11. Dopo 2 anni di assenza, il Selvadek della Valfurva è ritornato sulle cime himalaiane per tentare di scalare, una dopo l’altra, altri due 8000: il Kanchenjunga, la terza vetta più alta al mondo coi suoi 8586 posta al confine tra Nepal e India, e il Nanga Parbat, la “montagna nuda“ posta nel massiccio del Kashmir in Pakistan a 8126 metri di altezza. Due monumenti. Arrivato in Nepal da qualche giorno, Marco è partito giovedì da Katmandu alla volta del campo base del Kanchenjunga posto a 5388 metri di altezza. E da lì incomincerà le consuete operazioni per l’acclimatamento, salendo pian piano negli altri campi superiori prima di poter tentare l’attacco alla vetta, alla prima occasione utile. Non sarà facile ma è deciso a centrare la doppia impresa. E con il Kanchenjunga, Confortola ha un doppio conto aperto perché per ben due volte il valoroso alpinista ha dovuto rinunciare all’attacco alla montagna per paura di dover subire un altro congelamento ai piedi già martoriati in tal senso da precedenti spedizioni. Il Nanga Parbat, invece, rappresenta una assoluta novità per il cacciatore di 8000 sempre più vicino all’obiettivo finale. F.D’E.