Arriva l'ammazza-cimici per salvare i frutteti: ecco la vespa samurai

Sondrio, verrà introdotta la competitor del dannoso insetto

Cimice cinese

Cimice cinese

Sondrio, 7 settembre 2019 - Per combattere la cimice asiatica ci vuole un'antagonista con le stesse origini: la vespa samurai la cui diffusione in Italia sembra abbia avuto il via libera. L'ha reso noto il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, annunciando l'entrata in vigore, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, del Dpr 5 luglio 2019 n. 102, che riguarda le norme necessarie all'immissione sul territorio di specie e popolazioni non autoctone, in modo da contrastare la diffusione di insetti alieni come la cimice. Prandini ha chiesto un incontro urgente al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa che, sentiti il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della Salute, deve ora autorizzare l'immissione in natura su richiesta delle Regioni. Se arrivasse il via libera, sarebbe positivo per la Fondazione Fojanini, impegnata in un progetto, coordinato dal Crea (Centro ricerche agronomiche) e con Ersaf come referente lombardo, di individuazione delle ovature nelle quali rintracciare poi la presenza di parassitoidi. Al momento ne hanno prelevate almeno una decina sul territorio. «In base alla logica e alle conoscenze che abbiamo, la vespa samurai è quel che ci vuole», dichiara Martino Salvetti.

«In quanto antagonista specifico della cimice asiatica, non dovrebbe causare danni collaterali come invece farebbero parassitoidi più generici», aggiunge. «Se si è sbloccata la situazione è un'ottima notizia - dichiara Paolo Culatti di Ersaf- C'è ora da ultimare la verifica sull'efficacia del lancio, che il Crea sta già portando avanti in condizione di quarantena». Una volta valutati pro e contro dell'immissione dell'insetto alloctono, potrà iniziare la lotta biologica. Non sarà semplice fermare l'invasione della cimice che sta devastando frutteti e piante, provocando danni da centinaia di milioni di euro. Anche in provincia di Sondrio la diffusione dell'insetto fitofago è stata lenta ma inesorabile e, nel 2019, ha coinvolto anche zone semi illese, come i comuni frutticoli più a est: Villa di Tirano, Bianzone e Tirano. Se in passato le conseguenze del suo passaggio potevano essere dubbie, quest'anno sono ben visibile, soprattutto sulle mele. Per quantificarle si dovrà aspettare la fine del raccolto.