Cambio del clima, si valuta l’impatto sull’agricoltura della Valtellina

In un convegno saranno presentati i risultati condotti all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi

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A Sondrio si parlerà di cambiamento climatico e di servizi ecosistemici. L’atteso appuntamento è per giovedì 17 novembre alle 17.30, presso la sede del Parco delle Orobie Valtellinesi in Via Moia 4 ad Albosaggia, quando verranno presentati i risultati ottenuti dal progetto di cooperazione ClimActive2050, di cui il “GAL Valtellina: Valle dei Sapori“ è partner. Il progetto ha visto il Parco delle Orobie Valtellinesi come partner locale, mentre a livello regionale i partner sono stati il GAL Oglio Po’ (capofila), il GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto e il GAL Valle Brembana 2020.

L’obiettivo del progetto ClimActive2050 è l’elaborazione di un piano di resilienza al cambiamento climatico che unisce le aree rurali lombarde, tenendo conto delle diverse specificità territoriali. Tanti e di differente valenza fra loro i temi trattati.

Qual è l’impatto del cambiamento climatico sull’agricoltura valtellinese? Come è cambiata la gestione di prati e pascoli? Quali conseguenze sulla biodiversità? Queste alcune delle domande a cui si proverà a rispondere, con la presentazione delle analisi e studi svolti da Fondazione Fojanini di Studi superiori, incaricata per la realizzazione delle attività locali previste dal progetto. L’incontro vedrà poi l’intervento di Rita Baraldi dell’Istituto di Bioeconomia CNR che presenterà i risultati ottenuti con l’applicazione di un modello di stima per massimizzare l’apporto delle piante nel cambiamento climatico su circa 1000 ettari di foreste individuate all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi.

"È importante - dice il presidente del “GAL Valtellina: Valle dei Sapori“, Alberto Marsetti - che progetti di questo tipo interessino il nostro territorio per l’individuazione di azioni di mitigazione del cambiamento climatico che possano salvaguardare la nostra economia e società nel breve e lungo termine". L’ingresso è libero ed è aperto a tutti.

Fulvio D’Eri