Paderno, dieci anni fa la cena dei boss: "Quel summit cambiò tutto"

Il vertice della ’ndrangheta al circolo Falcone e Borsellino fu filmato dai carabinieri. Il capitano Marletta: "Svelammo la presenza della mafia anche in Lombardia"

Il capitano Marletta e i rappresentanti delle istituzioni

Il capitano Marletta e i rappresentanti delle istituzioni

Paderno Dugnano (Milano), 2 novembre 2019 - E' stato soprattutto il capitano dei carabinieri Salvatore Marletta a emozionare il numeroso pubblico riunito al Centro Falcone Borsellino per ricordare, dopo 10 anni, lo straordinario lavoro compiuto dai militari che hanno filmato la cena dei boss della ‘ndrangheta. Una svolta decisiva che ha poi portato all’arresto di almeno 300 affiliati nell’operazione Infinito. Il capitano ha raccontato come da una semplice indagine per droga si sia arrivati a scoprire la presenza di almeno 500 mafiosi in Lombardia. "Dieci anni fa, io e i miei colleghi eravamo sparpagliati per Paderno - ha spiegato -. Fino all’ultimo momento non sapevamo dove si sarebbe svolto il summit, eravamo pronti ad agire in emergenza. Poi la telefonata di Mandalari a Baldassarre ci fece capire il luogo. Potevamo chiedere la collaborazione di poche persone, non sapevamo di chi fidarci. Neppure gli invitati al summit sapevano il luogo in cui si sarebbero trovati, l’appuntamento era al parcheggio delle Giraffe. Quando abbiamo assistito al summit, a pochi metri di distanza da questo luogo, ci siamo resi conto che per la prima volta documentavamo un incontro che avrebbe cambiato la percezione della presenza della ‘ndrangheta in Lombardia".

A moderare l’appuntamento di giovedì sera, Monica Forte, presidente della commissione regionale Antimafia, che ha poi passato la parola a Nando Dalla Chiesa: "La testimonianza del capitano è eccezionale - le parole di Dalla Chiesa -. Questa indagine dimostra che quando lo Stato fa lo Stato non ce n’è per nessuno. Non è che in Lombardia non ci fossero mai state inchieste, ma c’era chi continuava a negare la presenza della mafia al Nord. In Calabria questa gente si ritrova in luoghi deserti, qui invece lo ha sempre fatto alla luce del sole. Segno evidente che si sentivano al sicuro. Ora è nato anche in Lombardia un movimento importante di contrasto alla criminalitò organizzata e la numerosa presenza del pubblico in questa sala lo dimostra. Bisogna conoscere il fenomeno per combatterlo". Unanime il plauso alle forze dell’ordine da parte dei politici interventi all’incontro. Oltre al sindaco Ezio Casati, che ha introdotto la serata, anche l’ex primo cittadino Marco Alparone, ora consigliere regionale. Presente anche l’associazione “Amici di Falcone e Borsellino”, che oggi gestisce il centro, l’associazione Rita Atria (a Paderno organizza eventi contro la mafia), e la presidente della commissione Antimafia padernese Daria Castelli. Il saluto della Regione è invece stato portato dall’assessore Riccardo De Corato. Dal capitano Marletta l’invito a segnalare situazioni ambigue per supportare le indagini e abbattere il muro dell’indifferenza di cui si nutrono queste organizzazioni criminali.