Paderno Dugnano, il sindaco Casati: "No alla chiusura del passaggio a livello"

Immediata la lettera alla Regione: ricadute viabilistiche ed economiche pesanti per Palazzolo

Il sindaco Ezio Casati è contrario alla chiusura definitiva del passaggio a livello

Il sindaco Ezio Casati è contrario alla chiusura definitiva del passaggio a livello

Paderno Dugnano (Milano), 28 maggio 2020 - Ferrovie Nord sceglie la strada della chiusura definitiva del passaggio a livello di Palazzolo Milanese. La decisione è ar rivata come un fulmine a ciel sereno sulla scrivania del sindaco Ezio Casati, che ha tempo 30 giorni per emettere l’ordinanza. Una prescrizione in nome della sicurezza "per evitare che l’attraversamento sia causa di incidenti e interruzioni del servizio ferroviario", scrivono dalle Ferrovie.

Si oppone il primo cittadino che, pur condividendo il tema della sicurezza, solleva il nodo delle ricadute viabilistiche, sociali ed economiche che la soppressione del passaggio a livello potrebbe causare a un quartiere che conta più di 10mila abitanti. "Non metto in discussione l’obiettivo di rendere più sicuro, moderno e funzionante l’attraversamento ferroviario in un contesto fortemente urbanizzato come quello di Palazzolo Milanese, da sindaco, anzi, lo pretendo a tutela dei cittadini, dei lavoratori e degli utenti del trasporto ferroviario e sono pronto in tal senso a collaborare. Ma non posso accettare che ci venga imposta una chiusura immediata senza una doverosa e preliminare analisi del contesto, sia infrastrutturale sia urbanistica", commenta Casati. Chiudere le sbarre, interrompendo il collegamento tra le vie Monte Sabotino e Coti Zelati, sarebbe di fatto come tirar su un muro: da una parte la scuola, la palestra, la farmacia comunale e l’asilo nido. Dall’altro lato il centro anziani, le poste, la chiesa, l’oratorio, i negozi di vicinato.

"Sono sindaco di Paderno Dugnano dal giugno del 2019, ma nessuno di Ferrovie Nord, prima di ricevere la comunicazione, mi ha mai contattato per rendermi informarmi sull’ipotesi di dismissione del passaggio a livello". Pronto a dar battaglia, Casati ha scritto al governatore Fontana e all’assessore Maria Terzi, esternando la sua contrarietà, chiedendo loro "un intervento urgente e l’apertura di un tavolo tecnico per trovare soluzioni alternative". "Inopportuno - aggiunge Casati - sollevare una questione dalle conseguenze così rilevanti per tutta la nostra comunità in un momento come questo che vede tutti noi impegnati ad affrontare un’emergenza sanitaria che sui territori è divenuta ben presto emergenza anche sotto il profilo sociale per la crisi che ha investito famiglie, professionisti e attività produttive". 

Nell’attesa di una risposta da parte dei vertici regionali, l’amministrazione comunale ha avviato un monitoraggio sulle frequenza del transito dei treni e sui tempi in cui il passaggio a livello rimane chiuso inutilmente causando code e disagi. Negli ultimi 3 anni si sono registrati "6 tallonamenti (abbattimento delle barriere da parte di auto) e 4 ingombri della sede ferroviaria (veicolo chiuso tra le barriere abbassate)", puntualizzano da Ferrovie Nord ricordando i passaggi alternativi: il sottopasso ciclopedonale aperto anche alla viabilità dal 2015 e il sottopasso veicolare di via per la Stazione, realizzato nel 2010. "Soluzioni che non possono assolutamente essere considerate alternative all’attraversamento del passaggio a livello", i primi commenti sul web dei cittadini.