Sesto, 2.640 firme per salvare i gli asili nido

Mamme ed educatrici ancora in piazza per sventare l’esternalizzazione

La manifestazione

La manifestazione

Sesto San Giovanni (Milano), 22 dicembre 2017 - Con i palloncini gialli, gli stessi della passeggiata di sabato, sono arrivate sotto il municipio e alle colonne hanno attaccato uno striscione. Ma soprattutto i genitori del Comitato dei nidi ha protocollato la petizione che chiede all’amministrazione di mantenere pubblici i servizi all’infanzia e di valorizzare il personale educativo. Ben 2.640 firme sono state raccolte in sole tre settimane dal neonato Comitato, che ieri pomeriggio ha organizzato un presidio in piazza della Resistenza, insieme alle educatrici e a tanti bambini. Una cifra quasi inattesa dagli stessi promotori che solo settimana scorsa parlavano di superare il muro delle mille firme.

«Si tratta di un numero consistente di adesioni, che riteniamo debba essere considerato e che non può lasciare indifferenti». Il Comitato Genitori Nidi non si ferma qui e annuncia altre iniziative. «Rimaniamo in attesa di una risposta ufficiale da parte dell’amministrazione, che non può continuare a far finta che il Comitato non esista o che sia un mero strumento dell’opposizione». Nei giorni scorsi infatti il sindaco Roberto Di Stefano aveva rigettato le accuse di un’esternalizzazione dei nidi. «Sono solo bugie messe in giro dal centrosinistra, che strumentalizza i genitori e semina il panico per far polemica politica», aveva dichiarato il primo cittadino, rispondendo pubblicamente a diverse mamme. A oggi non ci sono ancora atti ufficiali con cui la Giunta annunci ufficialmente una riorganizzazione dei servizi all’infanzia e delle otto strutture comunali da affidare a soggetti privati.

Tuttavia «dall’incontro del 16 novembre rivolto ai comitati di gestione dei nidi è emerso che la Giunta ha dato mandato, con una delibera, al Settore educazione di trovare soluzioni alternative all’attuale gestione, tra cui esternalizzazione o privatizzazione, da presentare entro fine anno – sottolinea il Comitato – Ricordiamo che un’amministrazione pubblica parla per atti. Quindi, al momento, questo è l’unico atto al quale possiamo riferirci». Tra le richieste di mamme e papà anche quella di riattivare tutti i tavoli e le consulte, che da sempre hanno creato un luogo di confronto e dialogo tra i genitori e l’amministrazione. Il vicesindaco Gianpaolo Caponi ha parlato con il Comitato, garantendo un incontro con sindaco e assessore dopo il 7 gennaio.