La missione solitaria di nonno Remo: tenere pulita la sua Cinisello

A 82 anni vive per strappare al degrado strade, marciapiedi e giardini. "Cerco altri volontari ma nessuno ne ha voglia"

Remo Tognini ha recentemente “adottato“ la fontanella di piazza Costa

Remo Tognini ha recentemente “adottato“ la fontanella di piazza Costa

Cinisello Balsamo (MIlano), 6 febbraio 2020 - Remo Tognini ha 82 anni e, un po’ per passione un po’ per passatempo, cerca di regalare bellezza alla sua città, partendo dal suo quartiere. "Del resto, è qualcosa che ho sempre avuto nel dna. Anche quando lavoravo ancora, cercavo un modo per rendermi utile. Ad esempio, mi prendevo cura del cortile", racconta. L’età non la dimostra, anche se "rispetto a due anni fa, faccio di meno". A Cinisello Balsamo è ormai noto. Sono anni che si dà da fare tra scuole, panchine, sampietrini. La sua ultima “adozione” è per la fontanella di piazza Costa.

«Il primo intervento ho deciso di metterlo a punto un anno fa – spiega -. La fontana era piena di sassi ed erbacce, c’era di tutto e di più. Essendo così intasata, l’acqua straripava sul marciapiede e fin in mezzo alla strada". Così, Remo l’ha tutta pulita. "Ho portato via mezzo secchio di macerie ogni volta: sassi, borse di plastica, bicchierini del gelato". Si tratta di un lavoro di fino, che andrebbe ripetuto regolarmente per mantenere il corretto deflusso dell’acqua. "Diciamo che andrebbe pulita con una manutenzione di questo tipo ameno ogni sei mesi. Mi aspettavo che l’avrebbe fatto il Comune questa volta. Così non è stato e l’ho rifatto io". Questione di civiltà, ma non solo.

"Davanti a casa mia, voglio che ci sia ordine, pulizia, decoro urbano. La fontana fa parte integrante dell’arredo della piazza, come le panchine o i giochi per i bambini". Piazza Costa, "la più bella di Cinisello", avrebbe bisogno di diversi interventi, dice il signor Remo. "Prima di tutto, bisognerebbe provvedere alla potatura dei rami più bassi delle piante. Poi si dovrebbero pulire i cespugli, togliere la parte secca. Infine, pulire le rastrelliere, verniciare o sostituire le panchine. Prestare più attenzione, insomma, al lavoro ordinario". Remo Tognini fino al 2018 è stato uno dei cittadini che hanno partecipato al progetto cinisellese sui beni comuni e che hanno sottoscritto un “contratto” con il Comune per prendersi cura dell’arredo pubblico e per realizzare piccoli interventi sul territorio.

"Ho cessato la convenzione perché, dopo tanti anni, avevo chiesto al municipio di essere assicurato per operare sul suolo pubblico. Se ci fosse questa possibilità, sarei contento di riattivare il contratto per un altro anno e sarei anche ben contento se qualcuno, nel suo tempo libero, avesse voglia di aiutarmi. Purtroppo in 15 anni nessuno si è fatto avanti, ma io non mollo". Oggi da volontario abusivo di quartiere, come si definisce ora che è senza convenzione comunale, in passato per 10 anni come parte attiva del progetto socialmente utile che lo vedeva svolgere piccoli interventi nelle scuole. "Il programma era stato lanciato dall’allora sindaco Daniela Gasparini. Quando è terminato, ho iniziato a sistemare alcune panchine in via Cervi e a occuparmi del parchetto di piazza Costa".