
Un ciclista davanti al cancello che blocca il passaggio
Sesto San Giovanni (Milano), 4 settembre 2019 - La ciclabile a porte chiuse dovrà spalancare i suoi cancelli elettrici. Pena 100 euro di sanzione, al condominio, per ogni trasgressione agli orari di apertura. È il correttivo posto dall’amministrazione, nella riunione di Giunta di lunedì, la prima dopo la pausa estiva. La situazione surreale, per gli amanti delle due ruote, si è verificata in questi anni nel complesso di via Masaniello, nel tragitto per arrivare in viale Fulvio Testi. Poco più di 300 metri incastrato tra i cancelli del palazzo costruito dalla cooperativa Nuova Torretta.
«Abbiamo finalmente completato l’iter del piano integrato di intervento Masaniello, andando a regolare gli orari di apertura e chiusura della pista ciclabile pubblica – ha detto l’assessore all’Urbanistica, Antonio Lamiranda –. Una vera e propria buffonata urbanistica, partorita dalla giunta Oldrini: in pratica un’area privata, asservita all’uso pubblico per assolvere a soldi che si sarebbero dovuti versare al Comune, è attraversata da una pista ciclabile pagata dal municipio, che di giorno deve rimanere aperta dalle 8 alle 22 e di notte viene chiusa. Una assurdità». Così, i pochi ciclisti che ne conoscono l’esistenza, rischiano di trovarsi sbarrato il percorso dal cancello.
Un Pii infinito il Masaniello, che già a metà degli anni 2000 fu ampiamente, e aspramente, dibattuto in consiglio comunale. All’epoca del voto dell’aula, infatti, l’opposizione cercò di fare ostruzionismo, presentando ben 500 emendamenti al piano con una seduta terminata alle 4 di mattina. «Tentammo in tutti i modi di bloccare questa delibera, insieme anche al consigliere Vincenzo Di Cristo, che militava in Forza Italia (attualmente M5S, ndr). Presentammo ricorso anche al difensore civico. Ovviamente la maggioranza di centrosinistra approvò il piano – ricorda Lamiranda –. A noi oggi è toccato il compito di fare i notai di quell’accordo capestro, che tra l’altro la giunta Chittò si è guardata bene dal completare, non regolando con una convenzione l’uso pubblico e le modalità di apertura». Ora il correttivo: 100 euro di ammenda al condominio per ogni trasgressione agli orari di accesso.
Nella convenzione, oltre agli ingressi della pista ciclabile, anche i posteggi rosa e il wifi dell’area pubblica.