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E per la salute delle neo-mamme gli esercizi perineali del dott. Kegel

Bisogna intervenire dopo il parto perché il pavimento pelvico si mantenga tonico e non induca prolasso genitale e incontinenza

La gravidanza è un’esperienza importantissima nella vita di una donna, ma che comporta trasformazioni fisiche e psicologiche delicate. Gravidanza e parto sovraccaricano i muscoli del pavimento pelvico, la fascia muscolare che si avverte quando ci si siede sulla bicicletta. Molte donne non hanno consapevolezza di cosa sia e perché sia così importante per una sana fisiologia. La ginnastica perineale ne ripristina il corretto funzionamento. Perché è importante fare esercizio? Risponde Elena Berrini, specialista in ginecologia al Cerva 16 Nutrition and Antiaging Center: "Perché il benessere di questa zona è fondamentale per prevenire disturbi fastidiosi come il prolasso genitale, l’incontinenza urinaria, disturbi e dolore durante il rapporti sessuali. Dopo il parto è fondamentale riportare questa zona all’integrità funzionale. Nel post partum indispensabili anche gli esercizi per il ripristino della muscolatura addominale".

Gli esercizi prendono il nome da Kegel, il ginecologo americano che per primo ha compreso che per la cura di fastidi come l’incontinenza urinaria e il prolasso uterino fosse necessario tenere attivo il pavimento pelvico. "Gli esercizi andrebbero imparati ancor prima della gravidanza - prosegue la Berrini - ed è bene iniziare la rieducazione funzionale a 30-40 giorni dal parto. Mai prima. La neo-mamma può iniziare a svolgerli sdraiandosi a terra con le ginocchia piegate e i talloni rilassati distendendo le mani lungo i fianchi. Gli esercizi consistono in contrazioni del pavimento pelvico per 5 secondi con pausa di recupero di 10, per 20 volte per tre volte al giorno. È consigliabile una volta al giorno, eseguire anche lo stop minzionale, trattenendo la minzione per 5 secondi per poi procedere allo svuotamento vescicale. I casi più complessi possono beneficiare del trattamento con device tecnologici, radiofrequenza o con l’aiuto di fisioterapisti. Le donne asiatiche incorrono meno in queste sintomatologie, in quanto siedono in posizioni più naturali. Alcuni fattori di rischio sono rappresentati dall’aumento eccessivo di peso, da fattori genetici e dalla stitichezza".

L’alimentazione post partum, per non interferire con il delicato equilibrio endocrino di mamma e bambino, deve essere a base di frutta, verdura, proteine da carne e pesce di altissima qualità. Nei primi 1000 giorni di vita, il neonato attraverso il latte materno prima e poi con l’alimentazione, porrà le basi della propria salute futura. "Fondamentale per la mamma l’assunzione di ferro per contrastare la fisiologica anemia - aggiunge la Berrini- ma anche di magnesio e potassio. Indiscusso inoltre il ruolo della vitamina D per le difese immunitarie, dei folati, delle vitamine B e degli Omega 3"

Susanna Messaggio