
Procrea
Dice un vecchio adagio che chi ben incomincia è a metà dell’opera. Ed è così anche nella cura dell’infertilità. Il primo colloquio riveste un’importanza fondamentale per avviare per quel percorso che porterà ad una gravidanza. Il centro di medicina della riproduzione ProCrea di Lugano ne è consapevole ed è per questo che dedica grande attenzione a quello che è il primo momento di contatto tra la coppia che è alla ricerca di un figlio e lo specialista. «È l’inizio di tutto», osserva Michael Jemec, direttore medico di ProCrea. «Il processo di conoscenza reciproca, l’iter diagnostico per individuare le problematiche e il cammino terapeutico per arrivare ad una gravidanza hanno inizio con il primo colloquio».
Spesso sottovalutato o visto come un banale punto di approccio, il primo colloquio è uno snodo importante. «È un punto di approdo per la coppia perché è spesso il risultato di un cammino che la coppia ha percorso facendo propria non solamente la consapevolezza di avere un problema di infertilità, ma soprattutto condividendo la volontà di chiedere un aiuto per diventare genitori», prosegue lo specialista. «È quindi un momento carico di desideri che deve essere agevolato, azzerando ogni possibile attesa; è un momento di condivisione che deve diventare concretamente il punto di partenza per una soluzione».
Il primo step è quello della conoscenza: comprendere lo stato d’animo della coppia e lo spirito, nonché la presenza di eventuali patologie o problemi già diagnosticati. «In circa un’ora viene valutata a 360 gradi la storia della coppia per instaurare un importante livello di empatia. L’anamnesi familiare è inoltre un processo fondamentale perché ci consente di raccogliere elementi molto utili al fine di definire in modo corretto il quadro clinico: problemi riscontrati nell’ambito familiare possono essere indice di specifiche patologie che dovranno essere approfondite attraverso uno specifico percorso di analisi cliniche», aggiunge Jemec. Inoltre, con il primo colloquio c’è anche la prima visita «perché è importante far fin da subito i passi più giusti per arrivare a delineare il percorso terapeutico più appropriato. Anche davanti a problematiche simili la terapia deve essere comunque personalizzata».
In ProCrea il primo colloquio è anche il momento per spiegare come funziona la Medicina della riproduzione e quali passaggi richiede. «Le coppie hanno problemi ed esigenze diverse: cogliere l’unicità della situazione per affrontarla fin da subito secondo l’approccio più indicato è il partire tutti insieme con il piede giusto». Spiega Jemec: «Si dà inizio ad un cammino da fare insieme - coppia, personale medico, biologi e staff - procedendo con gradualità, sia per quanto riguarda la parte diagnostica, sia per le terapie. L’obiettivo è unico: generare una vita».
Per questo Procrea ha attivato una serie di ambulatori di primo contatto per essere più vicino alle coppie: Milano, Pavia e Novara sono solamente alcune delle città del nord Italia dove Procrea è presente con il proprio staff.
Sabato 27 gennaio, il centro per la fertilità si apre alle coppie che sono alla ricerca di un figlio. Dalle 14.15, gli specialisti di Procrea sono a disposizione per un incontro gratuito. Per informazioni e prenotazioni: www.procrea.ch