Il centrodestra al Quirinale, pressing su Mattarella

Meloni, Salvini e Tajani chiederanno al Presidente della Repubblica di sciogliere il Parlamento

Il presidente Sergio Mattarella (foto dal sito Quirinale.it)

Il presidente Sergio Mattarella (foto dal sito Quirinale.it)

Roma, 21 gennaio 2021 - Quirinale day 2. Ieri Conte e oggi è turno dei leader del centrodestra - Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani - di salire al Colle per un incontro con il Capo dello Stato, a cui spetta il compito di verificare lo stato di salute di una maggioranza uscita sì vincitrice dal doppio passaggio alle Camera ma anche ridimensionata nei numeri. A Sergio Mattarella la Costituzione impone di verificare la compattezza e la tenuta del governo e del suo progetto politico, gli interessi del Paese e dei suoi cittadini alle prese con una fase di crisi sanitaria ed economica senza precedenti. Una crisi che impone azioni concrete per "uscire velocemente dall'incertezza" come il presidente della Repubblica aveva chiesto nell'incontro avuto con il premier Conte all'indomani dello strappo di Renzi. Cosa diranno invece le opposizioni a Mattarella? La sensazione nemmeno troppo velata è che, stando alle dichiarazioni delle utlime ore, facciano pressing affinché il Capo dello Stato sciolga il Parlamento. 

GIORGIA MELONI

Alla vigilia la leader di Fratelli d'Italia pur assicurando che "faremo tutto il possibile per avere un governo all'altezza del momento" ha spiegato chiaramente che il centrodestra spingerà per sciogliere anticipatamente le Camere, anche se il governo ha ottenuto la maggioranza. "Anche un costituzionalista come Mortati ha interpretato l'articolo 81 della Carta come la facoltà del capo dello Stato di sciogliere le Camere quando dovesse ravvisare che c'è troppa distanza, c'è discrasia, tra il Paese e il Palazzo. Ed è praticamente la fotografia di questo momento. Io le elezioni le chiedevo anche quando avevo solo il 3%, perché penso che in momenti difficili per il Paese, in cui vanno prese decisioni, serve un governo forte nei numeri e nel mandato popolare".

MATTEO SALVINI

Anche il leader della Lega è stato chiarissimo con alcuni slogan lapidari all'indomani del voto al Senato. E' giunto il momento che "la parola passi a italiani" ha detto. E riferito a Conte Salvini ha parlato di "un premier abusivo che non ha maggioranza assoluta". Sulla stessa linea le dichiarazioni  

FORZA ITALIA

In assenza di dichiarazioni ufficiali da parte di Tajani la posizione degli azzurri è affidata all'onorevole Osvaldo Napoli. "Poteva, e ancora potrebbe scegliere la via limpida, diretta e rapida delle dimissioni. In questo caso ogni nodo politico torna nelle mani del Capo dello Stato e il tempo necessario per ricomporre la crisi sarebbe tempo guadagnato per l'Italia. Un gesto simile consente infatti di mettere tutte le carte sul tavolo. Con una controindicazione, per Conte: mostrerebbe fino in fondo l'inadeguatezza e in troppi casi l'improvvisazione delle misure fin qui prese dalla maggioranza. Neppure al centrodestra è consentito di rubare tempo ai problemi del Paese vedendo come unica soluzione il voto anticipato, cioè almeno tre mesi di stallo con l'Europa che si gira i pollici in attesa di leggere il Recovery Plan dell'Italia".