Elezioni politiche 2018, Fratelli d'Italia in Lombardia con Meloni, La Russa e Crosetto

Il partito ha deciso di schierare tutti e tre i fondatori

Giorgia Meloni e Ignazio La Russa

Giorgia Meloni e Ignazio La Russa

Milano, 29 gennaio 2018 - Elezioni politiche 2018, Fratelli d'Italia ha deciso di schierare tutti e tre i fondatori del partito, Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa in Lombardia. Meloni, presidente di Fdi, correrà al plurinominale alla Camera a Milano 1 oltre che all'uninominale a Latina, città simbolo per la destra italiana. Guido Crosetto sarà capolista al plurinominale alla Camera a Bergamo. L'ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, invece, sarà candidato all'uninominale al Senato e al pluronominale nei collegi di Milano-Rozzano, Lecco-Como e a Bergamo-Brescia-Treviglio.

Candidata per il Senato anche Daniela Santanché che correrà all'uninominale a Cremona e nel plurinominale a Mantova, Cremona e Pavia. La Santanché correrà anche in Emilia, Piemonte e in Puglia. Tra i big, anche Isabella Rauti, ex moglie di Gianni Alemanno, che correrà al Senato nel collegio uninominale di Mantova e al plurinominale di Monza. In lista per Fdi, tra gli altri, Lucrezia Mantovani, figlia dell'ex vicepresidente della Regione Mario Mantovani, dimessosi dopo il processo su un presunto giro di tangenti quando era sindaco di Arconate. In lista per la Camera anche Viviana Beccalossi, che è stata schierata nel collegio uninominale di Cremona e figura anche tra i candidati del collegio plurinominale di Brescia. Candidati anche Carlo Fidanza, Romano La Russa, Marco Osnato, Riccardo De Corato e Paola Frassinetti.

Fratelli d'Italia si pone "un obiettivo impegnativo per queste elezioni", spiega La Russa, che è andato in Tribunale a Milano con il figlio Ignazio e altri esponenti del partito per depositare le liste. "Io mi sono candidato al Senato per la prima volta, la Meloni ha deciso di candidarsi alla Camera e abbiamo schierato anche la Santanché. Il nostro obiettivo - ha concluso - è di superare abbondantemente il 5% anche in Lombardia oltre che nel resto del Paese".