Terre d’Oltrepò, rilancio Usa: l'obiettivo è produrre 10 milioni di bottiglie di vino

Broni, la missione della cantina: triplicare le vendite grazie all’export in America. Il presidente Bardone: "Guardiamo avanti"

Enrico Bardone, presidente Terre d’Oltrepò

Enrico Bardone, presidente Terre d’Oltrepò

Broni (Pavia) - Obiettivo ambizioso perché si tratta di triplicare (e oltre) gli attuali livelli di produzione e vendita, ma strada obbligata per un più idoneo posizionamento sul mercato e una più adeguata redditività. Il colosso lombardo della cooperazione vinicola, Terre d’Oltrepò (40 milioni di fatturato, 600 soci) punta sui mercati esteri ed in particolare sugli Usa, per aumentare la produzione in bottiglia da tre a 10 milioni di pezzi. E una strategia efficace punta anche a valorizzare marchi di prestigio come La Versa e Casteggio, i due enopoli che affiancano la struttura centrale di Broni. In questa ottica si inserisce, da ieri, la presenza al Merano Wine Festival con due eccellenze ovvero il Metodo Classico Collezione2008 La Versa e il Pinot Nero della Cantina Casteggio.

Il presidente di Terre d’Oltrepò, Enrico Bardone evidenzia: "Questa rassegna è ormai diventata una tappa obbligata dove è possibile promuovere i nostri vini a un pubblico prettamente di settore e di estremo interesse per il nostro mercato". Ma non finisce, come suol dirsi, qui perché Terre d’Oltrepò salirà invece sulla ribalta internazionale partecipando anche a “Oltrepo Pavese USA Tour Autumn 2022“ organizzato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepo Pavese. Quattro le tappe previste a New York, Filadelfia, Washington e Miami. Il direttore generale di Terre d’Oltrepò, Corrado Gallo sottolinea: "L’obiettivo è incrementare la redditività delle bottiglie e aumentarne le vendite. La cantina ha, oggi, un imbottigliato che supera i 3 milioni di bottiglie e un patrimonio importante di clienti per il vino sfuso. E questa è la base di partenza, ma dobbiamo guardare avanti con una prospettiva che porterà Terre d’Oltrepò ad aumentare il numero delle vendite in bottiglia con una precisa strategia commerciale che abbraccia l’intera Italia ed il mercato internazionale".

Intanto è definitivo il bilancio della vendemmia 2022 di Terre d’Oltrepò: 272mila quintali di uva conferita, oltre 100mila in meno rispetto al 2021 (385mila quintali). Incide, nel dato, l’effetto negativo della siccità che ha messo a dura prova anche la viticoltura. Sul fronte prezzi pagati ai soci, la media sale a quota 47,8 euro (+6,7% rispetto al 2021) al quintale con punte di 100 euro per l’uva super selezionata (raccolta in cassetta) destinata agli spumanti di alta gamma ed i 79 euro (54 nel 2021) pagati per il Pinot Nero. Tutto questo – è stato detto – nonostante i forti rincari nei costi per i consumi energetici.