Pavia, agricoltura e siccità: "Serve un’unica regia"

Confagricoltura ha organizzato un convegno tecnico in vista dei prossimi anni. La mancanza di acqua è costata 172 milioni di danni al settore nel Pavese

Un agricoltore nelle campagne del Pavese la scorsa estate

Un agricoltore nelle campagne del Pavese la scorsa estate

Pavia - Nessun lamento, ma proposte perché quanto è accaduto la scorsa estate non diventi un’emergenza cronica. La siccità 2022 è costata 172 milioni di euro di danni all’agricoltura pavese e oltre 62 milioni di danni alle colture irrigue. Sono state 611 le aziende danneggiate dalla siccità e 34.090 gli ettari interessati. Come far sì che la cronica mancanza d’acqua non diventi una costante non è stato l’interrogativo che si sono posti dirigenti, tecnici, politici e agricoltori nel convegno organizzato ieri da Confagricoltura Pavia nell’aula magna dell’Università.

Gli interventi hanno messo in luce la necessità di anticipare la crisi gestendo meglio le falde acquifere, razionalizzando il riparto delle portate d’acqua soprattutto da parte dei consorzi (non lasciando Pavia a secco rispetto ai territori vicini), creando una cabina di regìa più efficiente (magari con un commissario unico) per gestire le emergenze e iniziando a investire nella creazione di invasi. "Grazie a un’idea condivisa da Confagricoltura Pavia con le Università di Brescia e di Pavia, e tutti gli enti che operano nel settore - ha detto Alberto Lasagna, direttore di Confagricoltura Pavia -, si sta costruendo un progetto pilota di ricarica della falda mediante il parziale utilizzo, controllato in continuo, delle portate depurate dall’impianto di Robbio".

Occorre recuperare risorse idriche soprattutto a Pavia, epicentro della siccità, mentre in Oltrepo l’innalzamento delle temperature e la diminuzione di umidità del suolo rischia di causare frane. ​«Infrastrutture (con 800 milioni provenienti dal Pnrr) e migliore gestione delle risorse idriche senza ‘privilegi’ regionali sono le due strategie per evitare che la calamità si ripeta" ha detto il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio