Zavattarello, bando su misura e nomine pilotate: il sindaco Tiglio rinviato a giudizio

A processo anche l’imprenditrice Figheti e Torti, ex componente dell’organismo di valutazione del Comune

Simone Tiglio, 38 anni. Il sindaco è sotto accusa per presunte irregolarità

Simone Tiglio, 38 anni. Il sindaco è sotto accusa per presunte irregolarità

Pavia, 28 settembre 2022 -  Il Gip di Pavia Pietro Balduzzi ha rinviato a giudizio tre indagati, tra cui il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità in due procedimenti pubblici del Comune di Zavattarello. Gli altri due coinvolti che andranno a processo sono l’imprenditrice Monica Figheti e Daniele Torti già componente dell’OIV – Organismo interno di valutazione del Comune. Ha invece chiesto la messa alla prova una quarta indagata, componente della commissione esaminatrice, accusata di rivelazione di segreto d’ufficio, la cui vicenda giudiziaria dunque prende una strada differente. I reati contestati a Tiglio sono rivelazione di segreto d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, per Figheti l’accusa è unicamente turbata libertà del procedimento di scelta del contraente mentre a Torti l’accusa contesta i reati di rivelazione di segreto d’ufficio e violazione della pubblica custodia di cose. Gli indagati sono tutti in stato di libertà. Il dibattimento si aprirà il 9 novembre: "Affrontiamo con serenità il dibattimento che è sicuramente il luogo corretto per dimostrare l’insussistenza dei fatti", ha commentato Marco Casali, avvocato di Tiglio.

Non ci sono parti civili. I fatti contestati risalgono al periodo tra la fine del 2018 e la primavera del 2019. Secondo le accuse, le procedure in cui si sarebbero verificate irregolarità sono due. La prima riguarda il bando per la gestione dell’asilo nido di Zavattarello: secondo le accuse mosse a Tiglio e alla Figheti, si sarebbero accordati affinché il servizio venisse affidato all’imprenditrice. In particolare, secondo gli inquirenti l’accordo avrebbe riguardato la proposta da parte dell’imprenditrice, una volta che avesse ricevuto la lettera di invito al procedimento, di indicare una retta mensile inferiore a bambino rispetto al massimo indicato, in modo da procurarle un punteggio alto, oltre a concordare costi fissi in modo che l’imprenditrice avesse un margine di guadagno. Il secondo caso al centro dell’inchiesta è quello relativo al concorso per il posto da direttore della residenza sanitaria per anziani del paese della Val Tidone. Secondo le accuse mosse agli indagati, il sindaco avrebbe chiesto a Torti di fargli avere le domande: quest’ultimo le avrebbe ottenute dalla moglie, l’indagata che ha chiesto la messa alla prova, all’epoca membro della commissione esaminatrice al concorso, e le avrebbe a sua volta trasmesse al primo cittadino, il quale le avrebbe fatte avere a un’amica. Due anni dopo i fatti, a marzo 2021, Tiglio era stato arrestato e posto ai domiciliari, in seguito era stato liberato. L’accusa mossa a Torti di violazione della pubblica cosa riguarda il fatto che durante una perquisizione della Guardia di finanza nel 2019 avrebbe sottratto e tentato di distruggere il verbale della commissione del concorso per il posto alla casa di riposo, che era custodito in municipio: per le accuse l’avrebbe strappato e bruciato. Ora le accuse saranno valutate nel corso del dibattimento.