Pavia: rubò quattordici salami, assolto dopo cinque anni. I giudici: “Furto perdonabile”

L’uomo, un quarantasettenne marocchino, venne bloccato con uno scatolone pieno di insaccati appena portati via in un supermercato. Aveva con sé un piccone, la giustificazione: “Faccio il muratore”

Il tribunale di Pavia (Archivio)

Il tribunale di Pavia (Archivio)

Pavia, 19 marzo 2024 – Assolto per la particolare tenuità del fatto, a cinque anni dall’accaduto: aveva rubato quattordici salami piacentini a Pavia. Così si è conclusa la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto un quarantasettenne marocchino, con la sentenza di primo grado giunta a un lustro da quando l’uomo era finito nei guai per furto, appunto nel 2019.

Il quarantasettenne era stato fermato durante un controllo nei pressi di un supermercato in città a Pavia perché si aggirava con un piccone in spalla e aveva tra le mani uno scatolone pieno di salami. Era già noto alle forze dell’ordine. Aveva spiegato agli operatori che aveva il piccone in quanto in quel periodo stava lavorando come muratore e doveva spostare l’arnese da un cantiere in cui aveva lavorato quel giorno a un altro in cui sarebbe dovuto intervenire l’indomani.

Lo scatolone di salami, contenente merce dal valore totale di circa novanta euro, era stato sottratto dal supermercato: gli operatori delle forze dell’ordine lo avevano scoperto informandosi con una dipendente del negozio della grande distribuzione. Poiché i salami erano intatti, una volta chiarita la vicenda erano stati restituiti al supermercato per essere rivenduti. In seguito, l’uomo è stato portato a processo per furto.

Assistito dall’avvocato difensore Pierluigi Vittadini, il procedimento si è concluso in modo favorevole nei suoi confronti, in quanto la Corte ha riconosciuto la particolare tenuità del fatto.