Casorate Primo: rapinano una farmacia, acciuffati

A compiere l’assalto era stata una coppia di 28enni. "Dovevamo pagare l’affitto"

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di Stefano Zanette

"Ci servivano i soldi per pagare l’affitto". Sarebbe questa la motivazione che ha spinto una coppia di 28enni a mettere a segno una rapina a mano armata, alla farmacia in via Cesare Battisti a Casorate Primo, nel pomeriggio di mercoledì. Omar Barneri, originario di Casorate ma residente a Pavia, è stato portato dai carabinieri nel carcere pavese di Torre del Gallo, in stato di fermo di polizia giudiziaria, mentre la convivente, incensurata, è indagata in stato di libertà. I militari del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Pavia e della Stazione di Casorate, erano stati chiamati per la rapina messa a segno nel primo pomeriggio, verso le 15. Il rapinatore era entrato da solo nella farmacia, col volto coperto da mascherina, e si era fatto consegnare dal farmacista, minacciandolo con una pisola, i soldi tenuti in fondo cassa, per un bottino di poco meno di 300 euro. Era poi stato visto salire a bordo di una Skoda Fabia e fuggire, facendo perdere rapidamente le proprie tracce. Esaminando subito le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, i carabinieri sono risaliti all’automobile, intestata alla 28enne incensurata, ma convivente col coetaneo che aveva invece un precedente specifico, del 2012, per una rapina ai danni di un negozio Compro oro a Pavia, quando aveva solo 20 anni. La giovane donna, rintracciata dai militari, non ha negato le proprie responsabilità, ammettendo di essere stata alla guida dell’auto usata per la fuga, e consegnando i 285 euro provento della rapina, che sono così stati recuperati, e portando anche al ritrovamento dell’arma, che nel frattempo aveva portato a casa dei genitori, nascosta in un insospettabile zainetto di peluche a forma di maialino rosa. Si tratta di una pistola a gas, posta sotto sequestro insieme a 3 ricariche di anidride carbonica e a 65 proiettili in gomma, calibro 50.

In serata i carabinieri hanno poi rintracciato anche il presunto autore materiale della rapina (che non ha ammesso alcuna responsabilità). Nel frattempo era andato a cambiarsi a casa della ex-compagna, ignara dell’accaduto, dove sono stati anche recuperati i vestiti, dalla descrizione uguali a quelli usati per la rapina. Una serie di accorgimenti per depistare le ricerche che non sono però bastati, con le indagini dei carabinieri che nell’arco di poche ore sono riusciti a imboccare la pista giusta, che li ha portati a recuperare la refurtiva e anche l’arma usata per la rapina e ad assicurare alla giustizia il presunto responsabile e la complice. Entrambi sono anche stati sanzionati dei 400 euro per l’inosservanza delle norme anti-Covid.