Prima le Regionali, poi la Giunta Il sindaco pensa al rinnovo

Ceffa: "A metà mandato il momento favorevole per inserire forze fresche e finire con slancio"

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Un nuovo esecutivo allo scoccare della metà del mandato amministrativo. È quello che ha in mente il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, per i prossimi mesi. L’occasione dovrebbe arrivare all’indomani delle elezioni regionali di febbraio. "Saremo a metà del nostro mandato – spiega il primo cittadino –. Quello sarà un momento favorevole per fare il punto del lavoro svolto e di quello da svolgere e prevedere un azzeramento dell’esecutivo che sarà rigenerato, ovviamente, sulla scorta di quelle che sono state le indicazioni delle elezioni amministrative del 2020. Sarebbe un sistema efficace per affrontare con il giusto slancio la seconda parte del mandato e completare il nostro programma. Ci tengo a sottolineare – conclude – che non si tratterebbe in alcun modo di un giudizio sul lavoro svolto dagli attuali assessori parte dei quali, per altro, potrebbe essere confermata. Nulla di insolito; in passato è accaduto spesso". Intanto nell’ultimo consiglio comunale dell’anno, il primo dopo il fallito “golpe” che aveva messo a serio rischio sindaco e amministrazione, non ci sono stati colpi di scena.

Giovedì sera la maggioranza ha approvato senza problemi gli indirizzi del nuovo Pgt considerata l’assenza di tre consiglieri di opposizione. Un fatto importante visto che, ad oggi, la maggioranza che sostiene Ceffa poggia su un equilibrio sottilissimo (13 i consiglieri a favore, primo cittadino compreso; 12 quelli contro). Rigenerazione delle aree dismesse, aree industriali, commercio, aree industriali, sistema infrastrutturale, il nuovo polo ospedaliero, il recupero dell’ex-macello i temi principali. Proprio il nuovo ospedale sarebbe l’opera qualificante dell’amministrazione Ceffa: una struttura moderna e funzionale aperta a tutto il territorio che consentirebbe, tra l’altro, il recupero dell’area centrale dove attualmente sorge il nosocomio. Sugli indirizzi non sono mancati le voci contrarie. Una di esse, quella dal consigliere del Polo Laico, Luca Bellazzi, ha evidenziato come "ben tre associazioni di categoria abbiano bocciato il documento su tutta la linea". Una considerazione che il primo cittadino ha liquidato come un banale "fraintendimento".

Umberto Zanichelli