Presidio degli animalisti sotto la sede del Tar: "Maiali abbattuti, manca anche il verbale"

Gli animalisti hanno manifestato davanti al Tar a Milano per chiedere chiarezza sulla mancata verbalizzazione delle operazioni di abbattimento dei suini nel rifugio Cuori Liberi. L'udienza si è conclusa e si attende il pronunciamento.

Hanno manifestato davanti al Tar a Milano ieri gli animalisti che il 20 settembre sono stati portati via con la forza dal rifugio Cuori Liberi di Sairano, frazione di Zinasco dove dovevano essere abbattuti dei suini. Con il proprietario del Santuario in testa le associazioni Progetto Cuori Liberi, Lav, Lndc Animal Protection e Vita da Cani, con la Rete dei Santuari di Animali Liberi sono scesi in piazza mentre i giudici erano riuniti per fare chiarezza sulle istanze avanzate dalle associazioni. In particolare l’attenzione è stata focalizzata sulla mancata verbalizzazione da parte di Ats Pavia delle operazioni svolte nell’ambito delle misure di contenimento della peste suina africana.

"Che non ci sia il verbale – ha detto Sara D’Angelo della Rete dei Santuari – per noi è inaccettabile". L’udienza si è conclusa nel pomeriggio e oggi si dovrebbe conoscere il pronunciamento. "Abbiamo insistito per una condanna alle spese – ha aggiunto l’avvocato Michele Pezone, responsabile dei diritti degli animali per conto delle associazioni – perché abbiamo dovuto predisporre un apposito ricorso per avere un verbale per poi sapere solo prima dell’udienza che non era mai stato redatto. Quando andremo all’udienza di merito discuteremo anche della mancanza di trasparenza, visto che non c’è stata verbalizzazione neppure in occasione di un’operazione tanto grave".

"Ats non ha prodotto alcun verbale del loro operato, fatto questo di per sé molto grave oltre che contro la legge, che getta ulteriore ombra su una situazione che a noi non è chiara – ha proseguito D’Angelo – Il Tar si pronuncerà e speriamo chiarisca la situazione".

M.M.