Stradella: parco logistiche verso il raddoppio, ma mancano i servizi essenziali

Oggi nell’area lavorano non meno di 1.700 addetti che dovrebbero diventare 2.200 entro l’estate

Tir fermi

Tir fermi

Stradella, 26 aprile 2018 - Dati precisi non ce ne sono, ma alcune stime propendono per un numero fra 30 e 50. Sono tir, in buona parte stranieri, che sostano ogni notte nel Parco industriale delle logistiche di Stradella e San Cipriano Po, prossimo al raddoppio con i nuovi insediamenti in corso di ultimazione nell’area confinante nel Comune di Broni. Nel protocollo d’intesa per la legalità e gli appalti nelle logistiche siglato la scorsa settimana in Prefettura a Pavia c’è un capitolo riservato anche a questo punto con un’area di ristoro per i camionisti, da farsi dentro o appena fuori il perimetro delle logistiche.

Non c’è una tempistica definita, ma un’indicazione relativa a un possibile intervento congiunto fra privati ed enti pubblici (Comuni e Provincia) lascia prevedere che potrebbe essere un traguardo raggiungibile nel breve periodo. Oggi nell’area – dove mediamente passano oltre 200 tir al giorno e lavorano non meno di 1.700 addetti che dovrebbero diventare 2.200 entro l’estate – è operativa solo una tavola calda e nei pressi degli ingressi delle logistiche sostano quotidianamente ambulanti di alimentari, ma manca tutto il resto, dai servizi igienici alle docce o strutture per dormire. Un altro servizio ritenuto urgente riguarda il trasporto pubblico a uso dei lavoratori. Attualmente l’unico modo per arrivare al posto di lavoro è con il mezzo proprio o in bicicletta e spesso a piedi anche per 5 chilometri.

Resta aperta anche la questione strade per arrivare al parco logistico. L’unico accesso per i tir dalla provinciale per Pavia o dal casello autostradale della A21 è una strada intercomunale su cui hanno competenza, in pochi chilometri, tre Comuni diversi: Broni, Stradella e San Cipriano. Stradella ha sottoscritto un accordo con le società lottizzanti per una manutenzione straordinaria del fondo in pessime condizioni. I lavori dovrebbero iniziare il 2 maggio, ma il cantiere si apre solo se c’è l’ok al piano di intervento da parte del comune competente. Che, però, non è Stradella, ma Broni.