Omicidio Gigi Bici, tre mesi senza risposte

Restano ancora ignoti i motivi dell’assassinio e i colpevoli. La personalità di Barbara resta sotto la lente

Il ritrovamento del corpo di Gigi Bici a Calignano

Il ritrovamento del corpo di Gigi Bici a Calignano

Cura Carpignano, 9 febbraio 2022 - Potrebbe essere sottoposta a una consulenza psichiatrica Barbara Pasetti, la 44enne che da tre settimane è in carcere nella sezione femminile della struttura di Vigevano. Arrestata con l’accusa di tentata estorsione, la fisioterapista è anche indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere nell’ambito dell’inchiesta sul delitto di Luigi Criscuolo da tutti conosciuto come Gigi Bici. L’avvocato difensore della donna, Irene Valentina Anrò non ha ancora presentato una richiesta, ma gli inquirenti potrebbero avere la necessità di accertare la personalità di Barbara.

Tre mesi dopo la scomparsa del commerciante di biciclette, infatti, ancora non si sa perché il 60enne quella mattina dell’8 novembre sia andato a Calignano e perché sia stato ucciso. Dopo una serie di richieste di denaro che secondo l’accusa sono state inoltrate dalla fisioterapista alla famiglia, il corpo senza vita dell’uomo è stato trovato davanti al cancello della villa di Barbara Pasetti. Era davanti a un ingresso secondario, chiuso con un lucchetto blindato, che solitamente non veniva utilizzato. Ma i vicini di casa non hanno mai visto quel cancello aperto e la donna parlando con l’ex marito senza sapere di essere intercettata gli avrebbe detto: "Ho fatto uccidere un uomo, non ho più scrupoli". E, prima che il cadavere venisse scoperto dalle forze dell’ordine, avrebbe chiesto all’ex marito se poteva mandargli la foto di un uomo disteso e senza vita per farsela stampare.

"Quel cadavere è di mio padre - ha detto Katia Criscuolo rivolgendosi a Gian Andrea Toffano, l’ex marito di Barbara - perché quando tua moglie ti ha chiesto di stamparle la foto non sei andato alla polizia? Sei complice o vittima? Io voglio sapere la verità". Ma Barbara dal carcere ripete di essere stata coinvolta suo malgrado nel mistero dell’omicidio di Gigi Bici e che ci sarebbe una banda di slavi che avrebbe architettato il delitto per far ricadere la colpa su di lei. La "mafia russa" così si legge in calce alla lettera trovata nella cassetta della posta di Pasetti con tutti i particolari del delitto.

Una pistola, invece, è stata trovata nella casa della donna. Un’arma di fattura artigianale dei primi del ‘900 si trovava nel vano tecnico della centralina d’allarme. E’ una calibro 32 compatibile anche con proiettili di calibro 7,65 e un proiettile calibro 7,65 potrebbe aver ucciso Gigi. Un’ogiva invece è stata trovata in giardino e la busta in plastica trasparente contenente altre 19 cartucce inesplose, in casa. Tutti questi oggetti ora dovranno essere esaminati dalla scientifica con alcuni tamponi prelevati sull’auto del 60enne per accertare se via siano tracce organiche. Da esaminare anche le foglie e i rami che ricoprivano il cadavere e che, secondo Barbara non sarebbero di lauro, le piante che circondano la sua villa.