Omicidio Gigi Bici, il giallo della valigetta trovata in casa della fisioterapista

Pavia, la polizia ha scoperto nella villa una cassetta di attrezzi per la riparazione di bici che potrebbe appartenere alla vittima Luigi Criscuolo

Luigi Criscuolo, detto Gigi bici

Luigi Criscuolo, detto Gigi bici

Cura Carpignano (Pavia), 5 febbraio 2022 -  Un giallo nel giallo. Nella villa di Calignano, frazione di Cura Carpignano, davanti alla quale è stato trovato il corpo senza vita di Luigi Criscuolo, Gigi Bici com’era conosciuto da tutti a Pavia, è stata trovata anche una casetta con gli attrezzi per riparare le biciclette. La strumentazione, che non è ancora stata mostrata alla famiglia del 60enne, non si sa con certezza se potesse appartenere al 60enne, che però teneva una cassetta simile nel bagagliaio della sua Volkswagen Polo. E, se dovessero essere gli arnesi che l’ex commerciante di biciclette utilizzava per effettuare le riparazioni anche a domicilio, non si sa quando li abbia utilizzati per l’ultima volta e se li abbia dimenticati nell’ex convento prima del giorno della sua scomparsa, l’8 novembre.

La polizia ha effettuato una prima perquisizione della casa il 20 gennaio, giorno in cui è stata arrestata Barbara Pasetti, la fisioterapista 40enne finita in carcere con l'accusa di tentata estorsione nell'ambito dell'inchiesta per l'omicidio di Luigi Criscuolo che è anche indagata per omicidio e occultamento di cadavere. Gli investigatori sono poi tornati nella villa martedì scorso, 1° febbraio, e in quell'occasione usando un georadar sono riusciti a trovare sepolta in giardino una vecchia pistola di piccolo calibro, una 7,65 o una 22, con la matricola abrasa, che potrebbe essere compatibile con il proiettile che ha ucciso Gigi Bici, freddato da un colpo alla tempia destra esploso contro lui già la mattina di lunedì 8 novembre. L'arma verrà ora sottoposta all'esame della scientifica, che dovrà stabilire se si tratta effettivamente di quella del delitto.

Intanto la fisioterapista, dalla sua cella nella sezione femminile del carcere dei Piccolini a Vigevano, continua a proclamarsi innocente, sostenendo di “essere stata incastrata” da qualcuno che, a suo dire, le vorrebbe gettare addosso tutte le colpe per la tragica fine di Gigi Bici.