"Sono arrivato in Italia dopo Chernobyl nel 1986 e ho deciso di fermarmi. Con il Covid però
ho avuto problemi nonostante un’entrata economica così mi sono rivolto alla Caritas
che mi ha inserito
a Sant’Agostino. Durante il mio percorso in housing sono stato aiutato
con il confronto,
il sostegno, l’inserimento.
Ora grazie a una famiglia tutor io e la mamma abbiamo trovato una casa finalmente nostra".
Mikita e Natalia, bielorussi, raccontano
la loro esperienza.
Da febbraio a oggi nell’housing sociale sono transitate 23 famiglie.
Di loro si sono occupati
il seminario vescovile (proprietario dell’immobile), la Diocesi e la Caritas. Un portinaio cura la manutenzione
di stanze
e mini-appartamenti ristrutturati col sostegno di Cariplo e benefattori.
M.M.