Lissia punta sullo sviluppo: "Bisogna creare le condizioni per fare arrivare altre imprese"

Il candidato sindaco del centrosinistra interviene su economia locale e Pgt

"L’Unione europea ha fatto tanto per l’agricoltura, garantendo con la Pac un sostegno per 180-190 miliardi di euro". L’europarlamentare Pd, Patrizia Toia, ha usato queste parole parlando della protesta dei trattori. Lo ha fatto dopo aver partecipato a Pavia a una serie di incontri su agroalimentare, economia circolare e sviluppo del territorio. "Il regolamento sui pesticidi – ha aggiunto – era già chiuso prima ancora che partisse la mobilitazione dei trattori. Penso comunque che si debba ragionare anche su questo tema: non deve diventare un tabù. A livello europeo si sta lavorando per garantire qualche sollievo economico in più alle imprese agricole, soprattutto a quelle più piccole. Ma servono risposte concrete anche nel contesto nazionale". Accanto a Toia e a Silvia Roggiani, parlamentare e segretaria regionale del Pd, era presente Michele Lissia (nella foto), candidato sindaco di Pavia sostenuto da una coalizione di centrosinistra. "Vogliamo creare le condizioni per attrarre nuove imprese e lavoro in città – ha detto –. L’economia di Pavia poggia sulla sanità con i suoi poli ospedalieri d’eccellenza e sull’università. Dobbiamo aggiungere anche le imprese e il Comune deve fare la propria parte offrendo strumenti urbanistici per assecondare le richieste delle grandi imprese che scelgono di investire a Pavia".

Proprio su questo tema le organizzazioni produttive e datoriali hanno pubblicamente chiesto che sia presto approvata la variante al piano di governo del territorio per lo sviluppo economico della città. "Più sviluppo significa più lavoro, più sicurezza, più benessere, più serenità per tutti – ha sottolineato Angela Gregorini di Azione –. Per questo accogliamo le preoccupazioni e le richieste delle associazioni di categoria che chiedono maggiori certezze e vorremmo aprire un tavolo di confronto per discutere insieme nel merito con grande pragmatismo. Il problema non si risolve votando il pgt così com’è, ma si devono stralciare parti che nulla hanno a che vedere con gli investimenti e lo sviluppo e al tempo stesso garantire che non si blocchino gli investimenti sulle aree dismesse. Il nostro obiettivo è valutare i percorsi alternativi per non bloccare la città e mettere Pavia nelle condizioni di crescere economicamente. Questo non può avvenire attraverso un atto viziato che non può garantire nessuno".

In maggioranza non mancano mal di pancia sul pgt. FdI propone di approvare i progetti inerenti le aree pubbliche, quelle private con interesse pubblico e quelle di rigenerazione urbana che non comportano il consumo di suolo. M.M.