"Le Suore Maddalene rimangano in città. Ne abbiamo bisogno"

A Vigevano si avvia la raccolta firme per trattenere le Suore Maddalene, minacciate di trasferimento dopo 150 anni di servizio. La comunità si mobilita per salvare la loro preziosa opera con banchetti e petizioni.

"Le Suore Maddalene rimangano in città. Ne abbiamo bisogno"

"Le Suore Maddalene rimangano in città. Ne abbiamo bisogno"

Avviata la raccolta di firme per chiedere che le Suore Maddalene non lascino Vigevano. Il loro impegno, che dura qui da oltre 150 anni, sembra arrivato alla fine. La Madre Generale della Congregazione, suor Franca Barbieri, ha infatti annunciato l’intenzione di chiudere la sede di corso Genova, trasferendo altrove le suore lì impegnate. Una decisione che ha suscitato enorme scalpore tanto che il vescovo di Vigevano, monsignor Maurizio Gervasoni, il 19 aprile incontrerà la Madre Generale per valutare insieme le alternative alla chiusura.

Intanto però i vigevanesi si sono mobiliati perché l’opera delle Maddalene, che si prendono cura degli orfani e dei bambini allontanati dalle famiglie, è stata sempre meritoria. Il primo banchetto è davanti alla chiesa di Gesù Divin Lavoratore, nel quartiere Battù. "Questa petizione – spiegano i promotori – non è contro nessuno. Chiede solo che le suore restino con noi, perché di loro abbiamo bisogno". Tra i primi firmatari, come promesso, il sindaco Andrea Ceffa. "Un banchetto sarà posizionato in piazza Ducale il 14 e il 28 aprile – dice – Poi ciascuna parrocchia si organizzerà per aderire alla petizione".

U.Z.