Lara Magoni scende in campo. Tour tra le società sportive: "Per raccogliere le necessità"

Il sopralluogo del sottosegretario regionale negli impianti di Lodi e Pavia

Le istituzioni per un giorno hanno lasciato il palazzo per andare a conoscere di persona chi pratica sport e in quali strutture. Il sottosegretario con delega a sport e giovani di Regione Lombardia, Lara Magoni, ieri è stata a Lodi e a Pavia per #Enjosport - Lo sport in Lombardia, la seconda tappa del tour dello sport.

"Stiamo effettuando un monitoraggio per verificare dove debbano essere indirizzate le risorse – ha detto il sottosegretario –. A Pavia ci sono 707 società, 94mila tesserati e 881 impianti". A Pavia e a Lodi Magoni ha incontrato, oltre agli amministratori, Alessandro Rognone del Cus, Nicoletta Aldecca del Csi, i rappresentanti delle federazioni tennis e padel, baseball e softball, ciclismo e nuoto. Proprio chi pratica nuoto a Pavia, da mesi è “orfano“ della piscina coperta di via Folperti, che difficilmente potrà mai riaprire per le condizioni in cui si trova la struttura.

"Al momento Regione Lombardia non ha bandi attraverso i quali erogare risorse per nuovi impianti sportivi – ha aggiunto Magoni –. Purtroppo, a causa del Covid, gli impianti natatori sono quelli che hanno sofferto di più". L’obiettivo del tour è raccogliere istanze da sottoporre al ministero dello sport e aggiornare la legislazione regionale di settore. "Per me è fondamentale recepire le necessità – ha proseguito il sottosegretario –, perché la vera politica si fa al di fuori del palazzo, ascoltando il territorio e tutti i soggetti che ogni giorno lo vivono e ci lavorano".

La visita a Pavia si è concentrata sul palaChiappero, che da poco è stato ristrutturato, il campo Coni, il Campus Aquae, lo stadio Pietro Fortunati e il palazzetto Giuliano Ravizza. "Dobbiamo essere noi genitori a insegnare ai ragazzi i valori dello sport – ha proseguito il sottosegretario, che è stata una sciatrice – e quanto sia importante per la loro formazione. Chi pratica sport ha anche ottimi risultati scolastici".

A Lodi, invece, Lara Magoni si è confrontata con chi pratica discipline particolari come l’hockey a rotelle. "Lodi è una realtà più piccola rispetto a Pavia, dove alcune discipline sono sentitissime". Spesso è negli oratori che i ragazzi si avvicinano alla pratica sportiva. "Sono 2.300 gli oratori in Lombardia – ha sottolineato Magoni – a loro Regione Lombardia ha destinato 480mila euro per le infrastrutture".

E lo sguardo è ormai rivolto alle olimpiadi invernali del 2026: "Sicuramente non ci faremo trovare impreparati, il 30% delle medaglie olimpiche è al collo di atleti lombardi e sono oltre 2 milioni e 800mila i tesserati".

Manuela Marziani