La Fondazione Banca del Monte festeggia i 30 anni

Al Teatro Fraschini il presidente Mario Cera ha conversato con Patuelli al vertice di Abi

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Trent’anni di vita sul territorio: la Fondazione Banca del Monte di Lombardia li ha festeggiati al Teatro Fraschini di Pavia riflettendo sul ruolo e sulle prospettive delle fondazioni bancarie nel sistema sociale ed economico italiano, con particolare attenzione alle esigenze delle comunità locali.

"Le fondazioni sono indispensabili – ha detto il presidente di Abi Antonio Patuelli (nella foto), intervenuto per una conversazione con il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Mario Cera – L’Italia è un Paese che ha strati di povertà elevati, per cui le Fondazioni fanno molto, ma anche grandi ricchezze che il più delle volte non sono stabili. Le banche hanno bisogno di stabilità per elaborare disegni lungimiranti e le Fondazioni sono fondamentali per assicurare lo sviluppo di questi progetti".

Parlando della difficile crisi che stiamo vivendo, Patuelli ha sottolineato l’importanza che il nostro Paese deve avere in Europa: "Come italiani dobbiamo essere più consapevoli del ruolo che abbiamo e dobbiamo avere in Europa. L’Europa senza Italia non può esistere per ragioni culturali e territoriali, progettuali ed economiche. Se decade l’Europa decade anche l’Italia, non si può pensare che l’Italia vada in una direzione diversa rispetto a un decadimento europeo. Invece se risolviamo il problema dell’energia possiamo puntare a un nuovo miracolo economico, che sia anche miracolo sociale".

Ma negli ultimi anni anche nel settore bancario si sono registrate crisi e riorganizzazioni per effetto di fusioni e assorbimenti. "È il mercato che seleziona le banche – ha concluso Patuelli citando Luigi Einaudi – Dalle 3mila degli anni Trenta siamo scesi a cento, la proporzione più bassa rispetto alla cittadinanza in tutti i Paesi europei".

M.M.