La chiesa di San Giorgio compie 10 secoli

In mille anni il gioiello romanico è stato più volte invaso dalle esondazioni del Po. Arena lo celebra con una serie di iniziative

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di Pierangela Ravizza

Da mille anni, imperturbabile anche quando è stata, più volte, sommersa dalle acque esondate, guarda il Po che scorre a pochi metri di distanza. È la chiesa di San Giorgio Martire, autentico gioiello romanico la cui consacrazione risale al lontanissimo 1022 per venire quest’anno rievocata con una serie di eventi sia religiosi – che culmineranno con la solenne funzione di domani – sia culturali. La consacrazione della chiesa a San Giorgio è confermata da una serie di iscrizioni che si trovano nello stesso edificio di culto e da altri documenti storici che, nella prima metà dell’anno Mille, cessano di associare Arena Po alla precedente pieve di San Pietro e iniziano a citare la pieve di San Giorgio.

Ben conservata per dieci secoli, il campanile è il più antico della provincia di Pavia. Nel 1908 è stata dichiarata monumento nazionale. L’anniversario millenario costituisce un’occasione per far diventare Arena Po possibile meta turistica. La Penitenzieria Apostolica ha concesso l’indulgenza plenaria ai fedeli che, da domani al 23 aprile 2023, visiteranno la chiesa.

Ma non solo. Dopo due anni di sospensione per la pandemia, torna anche una delle più tradizionali sagre dell’Oltrepo, da domani a lunedì. Fra le altre iniziative in cantiere, con data ancora da definire, sono previsti concerti e incontri sulla storia della chiesa. E grazie alla collaborazione dell’Osservatorio Italradio, con il patrocinio della Comunità Radiotelevisiva Italofona, alcune radio estere stanno dedicando un programma al culto di San Giorgio nel proprio territorio.

Alla vita di San Giorgio, invece, è dedicata una collezione di francobolli creata da Alessandro Fabbri del Centro Italiano Filatelia Tematica, già consultabile sul sito reinasumanum.itsangiorgio (reinasumanum significa “Arena siamo noi“).

Infine saranno aperti i Cammini di San Giorgio, percorsi ciclabili e pedonali che collegheranno la chiesa ai luoghi più significativi di Arena Po, dove non mancano punti di grande interesse storico e culturale come la chiesa sconsacrata della frazione Parpanese, trasformata in un grande atelier d’arte, pittura e scultura dall’arenese Pietro Delfitto, scomparso alcuni anni or sono. Parpanese è un luogo simbolico perché qui passava e continua a passare la Via Franchigena percorsa dai pellegrini verso Roma, guadando il Po in uno dei punti più stretti, anche in condizioni normali di portata.