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In cinque si tuffano nell’Agogna
Un tuffo nelle acque gelide per salutare il nuovo anno. Il cimento invernale in alcune zone d’Italia è una tradizione irrinunciabile, soprattutto ora che le temperature non sono più basse come un tempo. E cinque temerari ieri si sono tuffati anche nel torrente Agogna tra gli applausi di una cinquantina di persone che avevano appena effettuato la camminata di Capodanno organizzata dalla Pro loco. Appoggiati i maglioni rigorosamente natalizi sulla riva e i pesanti giubbotti necessari perché la temperatura era di 4° e c’era un po’ di foschia, il gruppo ha sfoderato un regolare costume da bagno tipicamente estivo e, con il cappellino natalizio in testa a fare da contrasto, si è lanciato.
"Non è difficile entrare nell’Agogna – ha detto uno dei temerari del cimento – La cosa più difficile è uscire". Le acque del torrente infatti non sono note per essere limpide e pulite. Tra il fango delle rive e quello del fondale, non deve essere un’esperienza molto piacevole fare il bagno nel torrente. Eppure c’è stato persino chi, dopo il primo tuffo, ha commentato senza ironia: "Non è male" e si è tuffato una seconda volta, poi magari un’altra volta ancora. Lo stesso ha fatto l’unica donna del gruppo, Ausilia Vistarini. Per lei sarebbero stati pronti anche dei salvatori, se avesse rischiato di annegare.
A guardare dalle barche c’erano i canoisti del neonato circolo “Marcia e canoa“ e qualche appassionato con imbarcazioni costruite artigianalmente. È la seconda volta che a Lomello alcuni temerari si tuffano nel primo giorno dell’anno per quella che ora vorrebbero diventasse una piacevole tradizione e richiamasse da tutta la Lomellina chi vuole salutare il neonato anno nuovo con un tuffo.
M.M.