Devastazione e incendi. Tre agenti feriti

Sommossa nella casa di reclusione di Vigevano: telecamere distrutte, suppellettili bruciate e tre agenti feriti. Sindacati chiedono interventi urgenti per risolvere la situazione critica.

Devastazione e incendi. Tre agenti feriti

Devastazione e incendi. Tre agenti feriti

L’intera sezione detentiva distrutta, le telecamere di sorveglianza devastate e numerose suppellettili bruciate. Una vera sommossa quella che ha invaso la casa di reclusione della frazione Piccolini di Vigevano. La denuncia arriva da Alfonso Greco, segretario regionale del Sindacato autonomo di Polizia penitenziaria Sappe: "Per far fronte alla situazione, è stato necessario richiamare in servizio parte del personale. I disordini hanno portato al ferimento di tre colleghi che hanno dovuto fare ricorso alle cure del Pronto soccorso di Vigevano e che sono stati dimessi con prognosi variabili tra i 9 e i 12 giorni. Questi eventi sono la conseguenza di una situazione di tensione che abbiamo già ampiamente evidenziato, peraltro aggravata dalla mancanza di personale. Per questo chiediamo un sopralluogo del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e una visita ispettiva dell’Ats per valutare l’idoneità del carcere sotto il profilo dell’igiene e della sicurezza sul luogo di lavoro".

"Sono necessari interventi urgenti e strutturali – protesta Donato Capece, segretario generale Sappe – che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario anche con l’espulsione dei detenuti stranieri, oggi un terzo del totale, e la riapertura degli ospedali psichiatrici giudiziari".

"Bisogna prendere atto – aggiunge Gennarino De Fazio, segretario generale di Uilpa Polizia penitenziaria – che quanto avvenuto è la prova dell’inefficienza del sistema penitenziario e degli insufficienti interventi dell’attuale Governo dopo i disastri causati da quelli precedenti. A Vigevano ci sono 360 detenuti a fronte di 242 posti previsti mentre gli agenti in servizio sono il 50% in meno".

U.Z.