MANUELA MARZIANI
Cronaca

Altro Collare d’oro alla campionessa Monica Boggioni ma questo ha un sapore paralimpico

La premiazione per la medaglia più preziosa e il nuovo record mondiale ai Giochi di Parigi, nei 50 metri rana. Palma d’oro al merito tecnico all’allenatore Soffientini: “Dietro a ogni atleta c’è uno staff che lavora”

Monica Boggioni all’Auditorium Parco della musica “Ennio Morricone“ di Roma con il suo allenatore Guy Suffiantini, premiato con la palma d’oro al merito sportivo

Monica Boggioni all’Auditorium Parco della musica “Ennio Morricone“ di Roma con il suo allenatore Guy Suffiantini, premiato con la palma d’oro al merito sportivo

Pavia, 17 dicembre 2024 –  Non è il primo collare d’oro, ma quello che Monica Boggioni ha ricevuto ieri mattina a Roma ha un sapore speciale, perché è il primo riconoscimento arrivato dopo una paralimpiade. “È stata una grande emozione – ha commentato la nuotatrice delle Fiamme oro, che ha vinto la finale dei 50 rana SB3 conquistando l’oro a Parigi e stabilendo il nuovo record paralimpico –. Ho ricevuto gli altri collari d’oro nel 2017, 2022 e 2023 dopo i mondiali. Questi riconoscimenti non sono solo per me: dietro a ogni atleta c’è uno staff che lavora per ottenere i risultati sperati. Per questo sono particolarmente contenta per la palma d’oro al merito tecnico che ha ricevuto il mio allenatore Guy Soffientini. E a Parigi ho avuto il supporto del pubblico, fondamentale quando scendevo in acqua. Fortunatamente non mi sono mai sentita da sola in vasca a lottare contro il tempo, c’è sempre un gruppo di lavoro con me. E se, mentre gareggiavo, sentivo l’inno nazionale perché qualche compagno di squadra veniva premiato, la spinta a fare bene era maggiore. Le paralimpiadi sono questo”. Amicizia e fare gruppo sono alla base dei buoni risultati ottenuti dai nostri atleti.

“Tra alcuni di noi sono nati dei rapporti importanti – ha aggiunto la campionessa 26enne –. Con gli atleti delle Fiamme oro, invece, abbiamo meno occasioni di incontrarci”. Moltissimi gli impegni che ha Monica Boggioni in questi giorni, impegnata nella maratona Telethon, oltre all’attenzione che continua a garantire al progetto “Nuota con noi“ e alla sua squadra. “La mia squadra è la Pavia nuoto – ha aggiunto l’atleta – ma di Pavia c’è poco. Non mi alleno a Pavia dal 2017 perché non c’è una piscina coperta da 50 metri. Vado a Lodi e, quando parto con i doppi allenamenti, vado al Campus e a Corteolona: sarebbe faticoso andare avanti e indietro da Lodi, mattino e pomeriggio”.

Quando è stato affrontato in consiglio il tema della piscina comunale, nella sala è riecheggiata la richiesta accorata di Monica per avere una piscina coperta. “Non la chiedo per me – ha ribadito la nuotatrice –: io mi arrangio e trovo una piscina, ma penso ai bambini di “Nuota con noi“ che hanno una disabilità fisica o visiva e hanno bisogno di verificare che lo sport può aiutare non solo dal punto di vista fisico, ma anche a crescere come persona. I miei successi vorrei che fossero un esempio per loro, per trovare una nuova spinta di fronte a una disabilità, che non è la fine di tutto. Anzi”.