Pavia, il bike sharing è un flop

La consigliera Longo attacca l’Amministrazione sul servizio che non trova un gestore

Il bike sharing a Pavia

Il bike sharing a Pavia

Pavia, 19 maggio 2018- È un flop il bike sharing in città e un buco nell’acqua pure il nuovo bando. Nessun imprenditore ha voluto concorrere per portare a Pavia 500 biciclette da noleggiare attraverso un’applicazione sul cellulare. E la polemica infuria. "È l’ennesimo fallimento di questa amministrazione, che della mobilità sostenibile ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia - ha commentato la consigliera comunale di Forza Italia, Barbara Longo, che ha presentato una istant question da discutere alla fine del mese -. Se nessun imprenditore ha deciso di partecipare, infatti, è perché nulla è stato fatto per chi si sposta in bicicletta".

"Se si esclude la contestata pista ciclabile di corso Garibaldi e alcune strisce gialle disegnate sui marciapiedi, non è stato fatto niente e continua ad essere pericoloso spostarsi sulle due ruote. Gli incidenti che si verificano lo dimostrano". Al momento sono sette le postazioni di bike sharing sparse per la città per le quali sono stati spesi 220mila euro. "La città è rimasta ferma a 7 anni fa - ha proseguito Longo - quando il servizio era stato realizzato durante l’amministrazione Cattaneo, mentre Milano per esempio è andata avanti. Secondo l’assessore alla mobilità Giuliano Ruffinazzi il sistema non rispecchia le necessità della città, ma mi domando: continueremo a spendere soldi pubblici per un sistema che non funziona? Non sarebbe stato più opportuno dirottare le risorse, oggi mal spese per individuare un operatore che potesse effettuare una sperimentazione di un anno? Evidentemente il bando è andato deserto perché la città non risulta appetibile per gli spostamenti in bicicletta". L’amministrazione comunale ora sta pensando di riformulare il bando. "Perché non investire quelle risorse in attività di sensibilizzazione all’uso della bicicletta?".