Elezioni suppletive di Monza, Adriano Galliani fa pretattica. Manca la pole del Pd, Cappato: scegliete me

Per il seggio lasciato libero dal Cav i piccoli movimenti al completo. Il centrodestra non ha ancora ufficializzato la corsa dell’ex ad del Milan. I sindaci dem: sì a un nome locale. E ai box si prepara Roberto Rampi

Da sinistra in alto: Galliani, Cappato, Rampi, Giovanardi e De Luca

Da sinistra in alto: Galliani, Cappato, Rampi, Giovanardi e De Luca

Mancano cinque giorni al traguardo della presentazione delle candidature e la linea di partenza è già molto affollata. Ma le corsie centrali, quelle che nell’atletica vengono assegnate ai più forti, sono ancora vuote. La corsa al seggio del Senato rimasto vuoto a giugno con la morte di Silvio Berlusconi aspetta ancora i due principali sfidanti: il candidato del centrosinistra al momento non ha neppure un nome, mentre il centrodestra ha sì un candidato, l’ad del Monza Calcio e amico di una vita del Cavaliere, Adriano Galliani. Il quale però, dopo l’investitura ufficiale del ministro degli Esteri Antonio Tajani e il placet sul territorio, scaramanticamente annuncia che romperà il silenzio solo alla presentazione ufficiale della candidatura.

Questione di ore, parrebbe. "Galliani è il nostro candidato e la macchina organizzativa è ormai partita – conferma Fabrizio Sala, deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia per Monza e Brianza –. A breve ci sarà il lancio". Intanto però le elezioni sono alle porte: nel piccolo collegio uninominale ritagliato sui confini dei 55 comuni della Provincia di Monza e Brianza si voterà il 22 e il 23 ottobre e gli avversari hanno già presentato il simbolo e tappezzato il territorio di manifesti. Già, perché in palio non c’è solo un posto a Palazzo Madama, ma anche la prova generale dove contarsi in vista delle prossime elezioni europee. E l’occasione non è sfuggita ai partiti più piccoli, da Democrazia Sovrana Popolare con Daniele Giovanardi a Unione Popolare con Giovanna Capelli, Forza del Popolo con Lillo Massimiliano Musso fino al Partito comunista con Domenico di Modugno.

Lo ha capito subito Cateno De Luca, il vulcanico sindaco di Taormina leader di Sud chiama Nord, ora ribattezzato “Sud con Nord“ per consolidare l’idea di un partito che, dopo i primi passi in Sicilia, si propone come realtà nazionale ora ed europea domani. De Luca si è installato col suo quartier generale in un hotel di Monza e ha subito prenotato la sala da cui aprirà la campagna elettorale venerdì. In fuga anche Marco Cappato, il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni che ha proposto un campo larghissimo a tutte le opposizioni in difesa dei diritti per cui si è sempre speso, "a rischio con questa destra". Sostenuto da Azione, Possibile, Più Europa, Radicali Italiani, Verdi e Sinistra Italiana, Libdem, Socialisti e Volt, ha lanciato un appello a Pd e Movimento 5 Stelle.

Il parere di Conte è atteso a ore, mentre i vertici del Pd locale hanno già risposto picche attraverso una lettera aperta a Elly Schlein, firmata da 18 sindaci e dal segretario provinciale con i rappresentanti del partito in Provincia e Regione. I dem brianzoli chiedono alla segretaria nazionale "una candidatura che sia manifesta espressione dell’impegno politico e della ricchezza e dell’esperienza del centrosinistra in Brianza, in rappresentanza di un territorio che peraltro ha molti profili di persone di valore da poter mettere a disposizione della comunità". L’indicazione è per "una candidatura che ridia orgoglio e fiducia", il nome che non si fa è quello del parlamentare uscente Roberto Rampi. L’accusa a Cappato è di avere fatto una fuga in avanti, come spiega il sindaco di Monza Paolo Pilotto, l’uomo del ribaltone sul centrodestra: "Il centrosinistra non può allinearsi a un nome solo perché è stato fatto per primo".

Cappato, che ieri ha incontrato Pierfrancesco Majorino, incassa: "I sindaci chiedono una candidatura del Pd e io non sono del Pd. Abbiamo avuto tutto luglio e agosto per parlare e confrontarci. Ora siamo a settembre e il tempo che passa è un vantaggio solo per Galliani".