
Il colosso dei semiconduttori in Brianza dà lavoro a 5.300 persone (13.200 in tutta Italia)
Agrate Brianza, 21 marzo 2025 – Svolta nella crisi St, il governo convoca i sindacati: l’incontro è stato fissato per il 3 aprile a Roma, ad attendere Fim, Fiom e Uil ci saranno i ministri Adolfo Urso (Imprese e made in Italy) e Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze). Dopo tre mesi d’anticamera la situazione si sblocca: i metalmeccanici avevano minacciato “una grande manifestazione sotto al Mimit”, se il tavolo non fosse stato messo in calendario.
Al centro dell’agenda, la temuta sforbiciata al personale, dopo l’annuncio della multinazionale di un piano di taglio dei costi, e le prospettive del colosso dei semiconduttori che in Brianza dà lavoro a 5.300 persone (13.200 in Italia).
Prima di arrivare nella capitale, però, azienda e sindacati si ritroveranno faccia a faccia in Regione Lombardia giovedì 27 marzo. Doppio appuntamento, dunque, per discutere di futuro.
E le sigle sindacali chiedono chiarezza soprattutto sulle “possibili azioni da intraprendere per salvaguardare i posti di lavoro”.
L’audizione al Pirellone è stata richiesta dai consiglieri Jacopo Dozio (Forza Italia), Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra) e Gigi Ponti (Pd).
A fine 2024 le paure dei lavoratori si erano concretizzate, quando insieme alla presentazione del piano industriale 2025-2027 era arrivata la conferma di una riorganizzazione. A fronte delle previsioni a fine 2023, che stimavano un fatturato nel 2024 pari a 17 miliardi e un obiettivo di 20, riconfermato nella primavera del 2024 dal ceo Jean Marc Chery, l’anno appena concluso si è attestato intorno ai 13 miliardi.
A preoccupare ulteriormente sono state le recenti dichiarazioni dei massimi vertici aziendali “sulla mobilità interna o esterna su base volontaria” e soprattutto su una “temporanea riduzione del personale”.
Dall’autunno scorso gli occhi sono puntati su conti e strategie, che sarebbero “sbilanciate sulla Francia a scapito dei nostri siti”, mente si fa strada “un problema di trasferimento tecnologico nel Sud-Est asiatico e l’incubo di delocalizzazoni”.
La settimana scorsa rispondendo alla Camera a un’interrogazione del Pd, il sottosegretario Massimo Bitonci ha assicurato “attenzione del Mimit ai cambiamenti nei piani industriali”, e ha ribadito che l’obiettivo è quello di “tutelare l’occupazione anche alla luce dei finanziamenti pubblici ricevuti dalla multinazionale”.
Sul piatto c’è anche la governance della società, messa sotto la lente da Palazzo Chigi.