La ripresa c’è, il lavoro non ancora. E l’incertezza taglia i contratti

Occupazione in crescita, ma con assunzioni a termine per periodi sempre più corti: le imprese non rischiano

La ripresa c'è, il lavoro non ancora

La ripresa c'è, il lavoro non ancora

Monza -  Nuovi mercati per l’export, ripresa produttiva nel primo trimestre del 2021, ma anche contratti a termine sempre più corti e tassi di disoccupazione in discesa perché sono in aumento quelli che un lavoro non lo cercano più. Sono i dati che balzano all’occhio dall’analisi sul mercato del lavoro in provincia curata dal Pin, Polo Osservatorio Città di Prato, presentata nei giorni scorsi al tavolo di concertazione BrianzaRestart. Nel primo trimestre di quest’anno il numero complessivo degli addetti in Brianza è cresciuto di circa duemila unità (+0,77%), sostanzialmente compensando la contrazione che ha caratterizzato gli ultimi nove mesi del 2020. Anche l’occupazione manifatturiera ha fatto registrare un saldo positivo.

In aumento dal quarto trimestre 2020 le esportazioni provinciali, cresciute dell’1,87% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato importante, poiché nello stesso periodo, a livello regionale e nazionale le esportazioni sono diminuite. In crescita soprattutto le esportazioni di sostanze e prodotti chimici (+11,02%), metalli e prodotti in metallo (+2,19%), computer, apparecchi elettrici e ottici (+3,64%), legno, prodotti in legno e mobili (+6,10%), mentre le esportazioni di macchinari sono diminuite dello 0,99%. Aumentano i flussi verso i paesi europei (+1,40%) e verso i paesi asiatici (+5,21%). In calo i livelli occupazionali del 2020 (-0,7%), ma, spiegano gli estensori del rapporto, "la perdita occupazionale fra il 2020 e il 2019 sarebbe stata ben più ingente se non fosse in vigore il blocco dei licenziamenti economici operato dal governo". Il numero dei disoccupati, nel 2020, diminuisce rispetto al 2019 (da 29mila a 20mila nel 2020). Ma "questo dato non è tanto il segno del miglioramento dell’andamento del mercato del lavoro, quanto, piuttosto, della fuoriuscita dal medesimo di soggetti che un impiego non lo cercano più, passando fra gli inattivi".

L’analisi del primo trimestre 2021 evidenzia segni di ripresa, ma il rimbalzo occupazionale del 2021 si concentra nei primi due mesi dell’anno: 9% a gennaio e 8,1% a febbraio, mentre a marzo l’indicatore torna negativo (-2,6%), con un saldo occupazionale di -333 unità. Saldi negativi soltanto per gli over 50, mentre gli under 29 – fascia tradizionalmente più debole nel mercato del lavoro – nella provincia di Monza Brianza totalizzano il valore della resilienza più elevato di tutte le altre fasce d’età (+8,3%). Le donne hanno un valore dell’indicatore pari a +6,7%; si tratta di 3,3 punti percentuali in più degli uomini.

Ciò che varia radicalmente è la durata dei contratti a termine: nel primo trimestre del 2020 la durata media era 376 giorni, mentre nel 2021 il dato medio è sceso a 148 giornate, un calo del 60,6%. Davanti all’incertezza dell’immediato futuro, le imprese hanno reagito diminuendo la durata dei rapporti di lavoro a termine, riservandosi di riconfermarli alla scadenza.