Tante crisi, ma le lavatrici Candy tornano dalla Cina

Tra le molte situazioni di difficoltà c’è la buona notizia che rientrerà a Brugherio parte della produzione trasferita in Oriente

Lavatrici Candy

La speranza è che l’aumento dei volumi produttivi in Candy possa portare alla conferma dei livelli occupazionali (CdG)

Monza, 31 dicembre 2019 -  Un anno vissuto pericolosamente per i 680 dipendenti della Candy di Brugherio ma con un finale a sorpresa: "in netta discontinuità con il passato – racconta Pietro Occhiuto, a capo della Fiom Brianza –. Dopo l’acquisizione da parte del colosso cinese Haier, a luglio è stato presentato un piano industriale che prevede un incremento dei volumi produttivi, fino ad arrivare ad inizio dicembre con l’annuncio di riportare in Italia la produzione di 100mila lavatrici da incasso ora costruite in Cina".

Restano però centinaia di vite appese al debole filo delle crisi industriali. È caso della Linkra Compel in amministrazione controllata: 2 stabilimenti, Agrate Brianza e Cornate d’Adda, 220 dipendenti. I sindacati hanno ottenuto la Cigs fino a giugno 2020, ma guardano con preoccupazione a cosa farà il gruppo francese Cordon che ha acquisito un ramo azienda della Linkra. È stata gestita con successo la riorganizzazione della Peg Perego di Arcore, la fabbrica di carrozzine, passeggini, macchine e moto per bambini conosciuta in tutto il mondo. L’accordo sindacale firmato la scorsa primavera ha evitato 100 licenziamenti, su 440 dipendenti, grazie alla cassa integrazione. È stata una prima risposta al calo delle vendite registrato nel 2018 per via della contrazione del mercato, l’aggressiva concorrenza cinese e delle aziende italiane che hanno spostato le produzioni all’estero: "Peg è l’unica azienda del settore con ancora produce in Italia".

Un patrimonio industriale da difendere. Il settore metalmeccanico si affaccia al nuovo anno con qualche affanno. Le acciaierie Tenaris nel 2020 ricorreranno ai contratti di solidarietà per 130 persone, con riduzione oraria al 50%. "Siamo riusciti a far confermare 6 lavoratori con contratto a tempo determinato e apprendisti", dice Eliana Dell’Acqua, sindacalista della Fim Cisl. Problemi anche alla Cima Busnago che ha ottenuto la cigs per riorganizzazione e dove sono previsti circa 30 esuberi "la riorganizzazione prevede investimenti in nuovi macchinari 4.0, con percorsi di riqualificazione e assunzione di giovani".

Buone notizie alla Saiver, specializzata in impianti di condizionamento: grazie ad una commessa per Microsoft, ha assunto circa 30 persone con contratto a termine e 5 dovrebbero essere confermati. E il 2020? "I segnali non sono positivi – dice Dell’Acqua -. La crisi della siderurgia e del settore auto fa sentire i suoi effetti. Ci sono aziende che già fronteggiano il calo dei volumi con rallentamenti della produzione e chiusure prolungate per le festività". In realtà più piccole "i lavoratori hanno accettato di passare a un orario di lavoro part time, pur di mantenere il posto di lavoro, non avendo più la possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali". "Il 2020 porterà incertezze per tutte le aziende dell’automotive – prevede Occhiuto - alcune di queste dovranno fare ricorso anche ad ammortizzatori sociali per cercare di superare la fase di calo mentre altre prevedono un 2021 di ripresa".

Un capitolo riguarda la StMicroelectronics, il gigante della microelettronica che ad Agate dà lavoro a 4800 persone. "Le prospettive per St sono positive. Se è vero che qualche incertezza c’è per quanto riguarda le lavorazioni legate al settore dell’automotive, anche qui si attende la conversione verso il mercato dell’elettrico, è altrettanto vero che si registra una crescita nel settore dei consumer: cellulari, controllo fotocamere, dispositivi fitness. Saremo impegnati con Fiom per stabilizzare i lavoratori precari". Il 2020 sarà anche l’anno del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.