ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Maltempo, una notte di paura a Monza poi l’allarme rientra. Addio ai blocchi e il Parco può riaprire

Ieri pomeriggio sono state disattivate le misure del piano di emergenza. Il livello di guardia del fiume a Monza è di nuovo sceso sotto la soglia

Una notte di paura. L’allarme rientra. Addio ai blocchi e il Parco può riaprire

Una notte di paura. L’allarme rientra. Addio ai blocchi e il Parco può riaprire

Monza – Si è temuto il peggio, ma alla fine per fortuna l’allarme è rientrato. Ieri Monza ha vissuto le prime ore del giorno ancora in allerta rossa - come tutta la provincia - a seguito dei forti acquazzoni caduti nel pomeriggio e la sera di lunedì, che hanno indotto il Centro operativo comunale (Coc) di Monza ad attivare le misure previste dal piano di emergenza.

In particolare, dalle 21 di lunedì, sono stati spenti i varchi Ztl e messi in stato di allerta, con opportuni posti di blocco, la protezione civile e le pattuglie della polizia locale. Il Parco, su ordinanza del sindaco Paolo Pilotto, è rimasto chiuso fino alle 14 di ieri, quando l’emergenza è rientrata grazie a un livello idrometrico del Lambro al di sotto del livello di guardia per tutta la notte (intorno ai 130 centimetri), nonostante le piogge ininterrotte. Tra le strade è stata transennata solo la traversa di via Boccaccio che porta al ponte delle Grazie Vecchie, soggetta ad allagamento. Intanto da BrianzAcque sono al lavoro nel rilevamento dei dati delle piogge di queste settimane.

"Già a inizio settimana prossima potremo dare un’anticipazione dei dati raccolti – spiega Luca Bertalli, direttore dell’ufficio pianificazione e dell’Osservatorio meteo-climatico di BrianzAcque – mentre il report dettagliato uscirà con il prossimo bollettino del nostro osservatorio il 15 giugno. Stiamo realizzando analisi idrologiche per capire in ogni singolo punto quanta pioggia è caduta e in che tempo, in relazione a quanto di norma dovrebbe piovere secondo i dati di Arpa Lombardia". "Ciò che sta emergendo da tempo – continua l’esperto – è che c’è un aumento della frequenza d’accadimento di eventi eccezionali. Eventi come quello dell’altro ieri, intenso soprattutto a Cesano Maderno e Bovisio Masciago, possono mettere in crisi i sistemi urbani, in particolare le reti fognarie. Ancora di più eventi prolungati come quello di settimana scorsa, che possono far tracimare anche i corsi d’acqua, il Seveso e il Lambro".

Per questa ragione BrianzAcque sta pensando a sempre più interventi ingegneristici di mitigazione: "Stiamo pianificando nuove opere che aumentino i sistemi urbani di drenaggio, come le vasche volano e le casse di espansione: grossi contenitori in cui far defluire l’acqua in eccesso di reti fognarie e corsi d’acqua". "Ne abbiamo già diverse – specifica l’ingegnere –, per esempio a Nova Milanese, una tra Biassono e Macherio, e diverse ad Arcore, dove grazie ad esse non ci sono stati allagamenti come avvenuto in passato".