Raccolta fondi per papà Andrea

È malato di sclerosi multipla, le sedute costano. La Brianza si mobilita sulla piattaforma GoFundMe

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di Gualfrido Galimberti

L’amore vince sempre. E in paese c’è una splendida coppia, Claudia Netti e Andrea Citignola, unita da un legame più forte della malattia. Non un male qualunque: il nome, sclerosi multipla, fa paura a molti già a sentirlo pronunciare. Loro due, insieme alla bimba, stanno però affrontando la situazione con grande coraggio. E Claudia, per non lasciare nulla di intentato, ha deciso di promuovere una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe. Il titolo dell’iniziativa dice già molto: "Sosteniamo Andrea, un uomo e un papà coraggioso".

"Io e Andrea – racconta la donna – stiamo insieme dal 2008, si può dire che siamo cresciuti insieme. Non ho mai creduto molto nell’amore, ma poi mi è passato accanto e in un attimo ho capito che innamorarsi era possibile. Tutto bellissimo fino al 2016, quando a marzo è arrivata la diagnosi di sclerosi multipla. Pensavamo si potesse essere in quell’85% dei casi in cui ormai la malattia si sarebbe potuta tenere a bada. E invece no. Nonostante tutto nel 2018 siamo andati a convivere e nel 2020 siamo diventati genitori di Benedetta, una bimba piena di luce e sempre sorridente. Ora vorremmo sposarci, vogliamo credere nel futuro".

"Le cure passate dal servizio sanitario nazionale – aggiunge Claudia – sono importanti ma non bastano. Per Andrea è importante fare attività fisica per combattere tutti i giorni l’avanzare della malattia. Fisioterapia, trattamenti massoterapici, terapia occupazionale, sedute psicologiche, nuoto, integrazione alimentare e tanto altro". Parte da qui la scelta di promuovere pubblicamente una raccolta fondi.

Anche questa una scelta difficile, perché non tutti avrebbero il coraggio di esporsi. Ed è stata a lungo meditata. Alla fine, però, Claudia si è decisa a compiere questo passo, mettendo ancora una volta il suo Andrea davanti a tutto, ai suoi timori, al senso di vergogna che spesso si prova in queste situazioni. "Non è stato facile – commenta – ma alla fine ho deciso di provarci e di chiedere a tutti il supporto. Siamo una famiglia normale, entrambi impiegati: lui part-time e io full time. Nonostante tutte le difficoltà ce la facciamo. Il mio sogno per Andrea e per la nostra bambina è però quello di poterlo mettere nella condizione di fare tutto ciò che può essergli utile a stare bene. Da sola so di non poterlo fare, gli ho promesso che avrei tentato ogni cosa". Tante le persone che hanno deciso di dare il loro sostegno a questa coppia, ognuno in base alle proprie disponibilità.