Milano-Meda, solo il pericolo è super: un altro cavalcavia a rischio crollo

Due ponti chiusi al traffico in una settimana. Allarme manutenzione

Ponte chiuso sulla Milano-Meda (Brianza)

Ponte chiuso sulla Milano-Meda (Brianza)

Monza, 24 novembre 2016 - Due ponti sono stati chiusi per motivi di sicurezza, mentre da oggi i periti analizzeranno una ad una tutte le strutture portanti dei 36 vecchi cavalcavia della Milano-Meda. Il primo ad essere chiuso la scorsa settimana per motivi di sicurezza, in attesa di ulteriori verifiche da parte dei tecnici della Provincia di Monza e Brianza, è stato il ponte di via Manzoni a Cesano Maderno. Ieri la decisione di vietare la circolazione a qualsiasi veicolo a motore, ma anche a biciclette e pedoni, su quello in via Maestri del Lavoro tra Bovisio Masciago e Cesano.

Un doppio intervento precauzionale, fa sapere la Provincia. «Le chiusure - dice una nota diffusa ieri da via Grigna - sono finalizzate anche a consentire l’esecuzione di ulteriori indagini tra cui prove dinamiche, di carico e di caratterizzazione dei materiali e del loro stato, in base alle quali si potrà stabilire anche la tipologia di eventuali interventi necessari per rendere i ponti nuovamente transitabili». Intanto oggi e domani i periti si concentreranno sulle pile centrali dei ponti, attraverso un’ispezioneche comincerà alle 9, a partire da Varedo e in direzione Nord. I tecnici saranno accompagnati dalle pattuglie della Polizia provinciale, per cercare di garantire lo scorrimento del traffico su una strada caotica, percorsa ogni giorno da centomila veicoli.

La Provincia prevede di terminare questa prima fase di osservazione entro la prossima settimana. Gli esiti ufficiali saranno disponibili nel giro di 7-10 giorni. Si passerà, poi, alla programmazione degli interventi necessari per consentire il ritorno alla normalità. Si tratta di strutture che risalgono agli anni Sessanta e Settanta, vittime dell’incuria, complice il balletto delle responsabilità sulla ex Statale 35 dei Giovi, ribattezzata «la strada di nessuno». Passata dalla provincia di Milano a quella di Monza, sarebbe dovuta entrare nelle competenze di Regione e Pedemontana, che prevede di utilizzarne il tracciato per realizzare la futura autostrada, ferma però da un anno a Lentate sul Seveso dopo l’inaugurazione della tratta B1.

«I manufatti non sono stati oggetto di manutenzione da parte della Provincia di Milano negli ultimi anni, anche alla luce del fatto che il progetto di Pedemontana prevede di demolirne un buon numero (in particolare quelli da Bovisio verso nord) per ricostruirli ex-novo, considerando gli ampliamenti delle carreggiate», rende noto la Provincia, il cui presidente Gigi Ponti, preoccupato dallo stato di salute della strada, ha deciso di prenderla in carico nel marzo scorso . Ora però, visto che le prospettive concrete di realizzazione dell’autostrada hanno dilatato i tempi, «gli uffici tecnici della Provincia hanno avviato le verifiche ispettive di primo livello sui manufatti esistenti». E oltre ai ponti, c’è il problema del fondo: sei gli incidenti degli ultimi due giorni, con dodici feriti, vittime in diversi casi dell’effetto «saponetta» dell’asfalto.