No all’ufficio in stazione

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Le associazioni monzesi esprimono solidarietà all’associazione Pro Monza, relegata in stazione, eliminando la sede di piazza Carducci, con volontari competenti che davano informazioni puntuali. In cambio l’apertura di un Info point comunale in Piazza Trento e Trieste scontenta i visitatori, perché chiude alla domenica alle 15, momento da cui inizia il maggiore afflusso in città. In più, a detta dei fruitori, il servizio comunale è più neutro di quello offerto dai volontari: gli addetti allo sportello si limitano alla pura consegna dei volantini informativi e non sono al corrente dei dettagli delle inziative. La Casa della Poesia, gli Amici dei musei, l’Associazione Mnemosyne, l’Associazione Mazziniana, gli Amici della musica, il Comitato di rievocazione storica, Italia nostra e Università popolare di Monza contestano la scelta dell’assessore al turismo. Si fa portavoce per tutti Ettore Radice, fondatore di Mnemosyne: "Ci chiediamo da tempo – dice Radice – il motivo della scelta infelice di confinare gli uffici di Pro Monza in uno spazo angusto vicino alla stazione. La sede di piazza Carducci non è mai stata destinata ad altro e ora è in stato di abbandono".

Le associazioni culturali ribadiscono che la Pro Monza, oltre a svolgere la promozione turistica è punto di riferimento come servizio di prenotazione. Ad esempio per i 3 mesi di eventi “Napoleone riapre la Villa“ con spettacoli, incontri, conferenze e concerti e un’affluenza di oltre 3mila persone Pro Monza si è fatta carico delle prenotazioni, contribuendo al successo dell’iniziativa. I visitatori arrivano preferibilmente in auto in centro e difficilmente vanno verso la stazione a cercare cartine e depliant. "Confidiamo nel ritorno nella sede di piazza Carducci, con la futura amministrazione", auspicano le associazioni.

Cristina Bertolini