Calcio, Galliani: "Un Monza in alto e uno stadio da Nazionale"

L'ad brianzolo racconta il progetto biancorosso con Berlusconi e le migliorie al Brianteo che potrebbe ora ospitare gli Azzurri

Adriano Galliani

Adriano Galliani

Monza, 29 dicembre 2020 -  Sempre più coinvolto e appassionato, Adriano Galliani si gode il suo Monza al terzo posto in classifica. E anche per lui queste feste sono all’insegna della tensione e della concentrazione: ingredienti che lo accompagnano in ogni uscita dei biancorossi, che non perde di vista neanche un secondo in casa e fuori. L’ad brianzolo si è raccontato in una lunga intervista natalizia a Telelombardia, che trasmette in chiaro in replica le partite di campionato del Monza. Una passione lunga 70 anni, che Galliani racconta così: "Sono nato e cresciuto a Monza, ho creato lì la mia azienda e lì sono nati i miei genitori. Proprio con mia mamma ho iniziato ad andare allo stadio all’età di 5 anni e sono 70 anni che tifo appassionatamente per questi colori. Sono entrato nel Monza come dirigente e comproprietario nel ’75, sono andato in prestito al Milan per 31 anni e poi sono tornato nella squadra della mia città dove sto dando anche l’anima per portare a casa il risultato che tutti conoscono".

L’ad ricorda com’è nata la suggestione Monza nella testa di Silvio Berlusconi: "Ho informato il presidente che il Monza era in vendita. Lui ci ha pensato, ne ha parlato ai suoi figli a tavola e tutti hanno detto ‘compriamo il Monza’. Io sono scattato, sono partito e andato dal mio amico Felice Colombo, che con suo figlio Nicola era proprietario della squadra, e in pochi minuti abbiamo concluso l’operazione. Era il settembre di due anni fa, avevamo ceduto il Milan poco più di un anno prima e con grande gioia abbiamo iniziato questa avventura. È stata un’operazione fatta col cuore, romantica. Infatti negli spogliatoi abbiamo scritto ‘Sarà romantico’. È un regalo che il presidente Berlusconi ha voluto fare alla città per cercare di dare una grande soddisfazione all’unico importante capoluogo di provincia della Lombardia mai stato in Serie A. Speriamo di dare questa grande gioia ai tifosi".

Una passione biancorossa che ha travolto anche lo stesso Berlusconi: "È diventato un grande tifoso del Monza - rivela Galliani -, non perde una partita in tv e mi chiama spesso, anche all’intervallo, per dirmi le sue osservazioni. Sono felice di aver fatto il nostro grande presidente tifoso dei biancorossi. Il merito è tutto suo: io sono nato in questa città, era tifoso del Milan da bambino mentre io già tifavo Monza, ma ora dice sempre che il Milan gli è rimasto nel cuore e il suo presente è il Monza".

Un campionato , quello di B, che regala sempre insidie e sorprese. Lo sa bene anche Galliani: "È un campionato molto difficile e sapevamo delle difficoltà soprattutto all’inizio. Cambiare tanti giocatori non è mai facile, anche perché devi assemblarli e qualcuno arrivando dall’estero ci mette un po’ di tempo per adattarsi al nostro calcio. Il Monza ha avuto una crescita impetuosa: pensate che al 30 giugno del 2017 era in Serie D e, quando hai l’obiettivo di vincere sempre un campionato diverso, devi cambiare la squadra e ci vuole poi tempo per assemblarla. Certo, potevamo avere qualche punto in più, ma sapevamo di questi intoppi iniziali".

Grande lavoro dalla proprietà è stato fatto sulle infrastrutture del Club: "Il pubblico non c’è e non ha potuto vedere tutte le migliorie fatte allo stadio. Ma non solo nella parte che si vede, anche in sala stampa, mix zone e spogliatoi. Abbiamo davvero fatto qualcosa di bellissimo. Se n’è accorta anche la FIGC e nei prossimi mesi probabilmente avremo qualche gara della Nazionale maggiore o dell’Under 21 - rivela il numero 2 biancorosso -. Se dovessimo andare in Serie A verrebbero fatti altri lavori importanti".

Galliani parla anche di Brocchi, allenatore partito nelle giovanili del Milan e oggi alla guida dei biancorossi: "C’è un elenco lunghissimo di ex giocatori del Milan diventati poi grandi allenatori. Brocchi ha iniziato da noi finita la carriera agonistica: ha allenato gli Allievi, poi la Primavera del Milan, con la prima squadra ha sfiorato la vittoria di Coppa Italia che ci sfuggì ai supplementari contro la Juve, gioca un bel calcio propositivo e speriamo che questa favola continui" .

Una nota sul mercato non poteva mancare: "Credo che non arriverà nessuno, però mai dire mai: il calcio riserva delle sorprese che al momento, però, non sono ipotizzabili. In questo momento abbiamo 28 giocatori, non saprei cosa fare per migliorare questa squadra che è forte e ci viene riconosciuto da tutti. È difficile fare mercato qui: nessuno vuole andare via ma tutti vogliono venire. E se nessuno va via, non si possono portare altri giocatori". Intanto è arrivato Balotelli: "Mario è venuto due volte al Milan: la prima volta ha fatto benissimo, la seconda volta bene e spero che la prima volta del Monza sia altrettanto felice come le prime con noi. Senza di lui non avremmo mai conquistato nella stagione 12/13 la qualificazione Champions: Mario diede una grande mano a quel Milan e spero dia la stessa mano al Monza. L’ho trovato bene, motivato. Ha bisogno di tempo perché non gioca gare ufficiali da tempo, sta lavorando, perdendo peso e diminuendo la massa grassa: lo stiamo mettendo in forma. In allenamento vedi che è un fuoriclasse assoluto che avrebbe dovuto far di più in carriera. Come tocca la palla lui, pochi al mondo". Galliani , infine, si gode Kevin-Prince Boateng: "Sta facendo molto bene, in campo e fuori. È motivatissimo, un esempio per i compagni e voglio fargli i complimenti per quello che sta dando e per il leader che sta dimostrando di essere".