MESSINA

Dopo 10 anni di guida del centrosinistra, battuta l’ex assessora Franzoni

di Alessandro Crisafulli

MUGGIÒ

Dopo 10 anni di “panchina“ il centrodestra vince la partita elettorale sul campo di Muggiò. E manda in gol, senza bisogno di tempi supplementari, l’ex arbitro Michele Messina: "Come vincere al novantesimo, dopo controllo al Var: fantastico!", esulta, mentre si gode i voti degli oltre 5.558 cittadini che gli hanno assegnato la fascia da “capitano“ della sua città, dove gestisce da parecchi anni un’autoscuola. Molto delusa, invece, Anna Franzoni (34,53%), assessora ai servizi sociali uscente con la sindaca Maria Fiorito, che appena arrivata nella sua sede elettorale si era dichiarata invece "fiduciosa e positiva", per poi essere la prima, qualche ora dopo, a fare un amaro "in bocca al lupo" al rivale. Molto staccati: Franco Vantellino (7,74%) ex assessore di Forza Italia portacolori della lista civica Zanantoni; Gianluca Angelini (4,24%), con la sua lista “Buon Senso Muggiò“ ed Emanuele Castelli (1,97%), 23enne a capo della lista “Muggiò Civica“. "Da ex fischietto, so gestire le emozioni. Era molto più difficile affrontare certi derby infuocati in Campania…", sorride Messina mentre segue l’andamento dello spoglio. A suo favore. Gli altri tre candidati sembrano passare subito in secondo piano, anche se tutti ne conoscono il peso, in un eventuale ballottaggio. Poco dopo le 17 iniziano ad arrivare alcune sezioni cruciali, molto temute da un lato, agognate dall’altro. "Andate in chiesa ad accendere un cero, qui dietro, anziché stare tutti qui…", si sente dalla sede del centrodestra, mentre dall’altra parte del campo, a un centinaio di metri di distanza, aumentano tensione e musi lunghi.

Intorno alle 17.30 arriva anche il coordinatore provinciale di Forza Italia, Luca Veggian, insieme ad altri esponenti della coalizione a livello provinciale. "Aspettiamo ancora un attimo, siamo scaramantici", dice il coordinatore cittadino degli Azzurri, Dario Stella. Alle 19.30, però, esplode la festa. "Non era facile al primo turno in un paese di caratteristiche di sinistra, ma abbiamo vinto in maniera netta – esulta Messina –, con oltre 1.500 voti di differenza. Abbiamo vinto col gioco di squadra e adesso, di squadra, festeggiamo. Non so come, ma festeggiamo".