VERONICA TODARO
Cronaca

Mense scolastiche, boccone amaro. La tariffa sale e i genitori s’infuriano

La quota per la fascia di reddito più alta passa da 4,50 a 6,50 euro. Il sindaco: "Era ferma dal 2014"

Mense scolastiche, boccone amaro. La tariffa sale e i genitori s’infuriano

Mense scolastiche, boccone amaro. La tariffa sale e i genitori s’infuriano

Le nuove tariffe della refezione scolastica non sono proprio piaciute, tanto da scatenare sui social un vero e proprio tam-tam di critiche all’Amministrazione comunale. Se nell’anno scolastico che volge al termine l’importo della tariffa giornaliera, correlata all’Isee familiare, ovvero all’indicatore della situazione economica equivalente, variava da 3,20 euro per le fasce di reddito più basse a 4,50 euro per un Isee superiore a 50mila euro, per il prossimo anno scolastico per la stessa fascia si sale a 6,50 euro. "Il problema è la qualità. Pagheremmo anche volentieri ma i ragazzi si lamentano che il cibo è pessimo", dicono i genitori. E ancora: "Sindaco Pagani, alla faccia di venire incontro alle famiglie. Veramente uno scandalo. L’anno prossimo sul menu cosa ci sarà aragosta? Caviale? Champagne? Senza parole". "Riteniamo che agli utenti del servizio mensa sia giusto fornire il quadro della situazione riguardo all’aumento delle tariffe di refezione a partire dall’avvio del centro estivo 2024 – spiegano il primo cittadino, Fabrizio Pagani e la presidente dell’Azienda Comunale Servizi, Roberta Tagliavini –. Le tariffe attualmente in vigore sono ferme dal 2014. Nel frattempo il costo pasto per il Comune è aumentato progressivamente e da due anni è ben superiore alla tariffa massima. A breve verrà indetta una nuova gara e il costo pasto per il Comune aumenterà ancora, e sarà in linea con quanto proposto da altri Comuni limitrofi. Peraltro, il costo viene anche stabilito da un organo chiamato Centrale Unica di Committenza della provincia di Monza Brianza, che stabilisce la soglia minima del prezzo-pasto per l’Azienda che vincerà l’appalto, al fine di garantire la necessaria qualità dei pasti per l’utenza e la sostenibilità del servizio per l’Azienda aggiudicataria".

Questo significa che "il Comune dovrà incrementare ulteriormente la compartecipazione al costo per l’utenza e significa inoltre che il sindaco interviene a supporto delle famiglie, anzi il livello di intervento del Comune è intorno ai 300mila euro. Motivazioni che riteniamo giustifichino ampiamente le scelte".