Interrogazione al Ministero sulle minacce “fai-da-te“ del sindaco

Il deputato brianzolo Capitanio: "La notizia che sia indagato lascia tutti senza parole". Ma in paese tanti difendono e fanno quadrato attorno a Siccardi che preferisce tacere

di Barbara Calderola

Un’interrogazione al ministero dell’Interno "perché segua da vicino la vicenda". L’ha depositata il deputato brianzolo Massimiliano Capitanio (Lega) "per fare luce sul presunto caso di simulazione di reato a carico del sindaco di Ornago Daniel Siccardi". Per gli inquirenti si sarebbe minacciato da solo.

"La notizia che la Procura di Monza l’ha indagato lascia tutti senza parole – aggiunge l’onorevole –. Sono stato tra i primi a manifestargli solidarietà quando aveva denunciato le intimidazioni di cui sarebbe stato vittima e avevo partecipato con convinzione alla manifestazione in suo sostegno davanti alla piazza del Comune perché conosco la trincea in cui lavorano i nostri primi cittadini. Spero che il sindaco riesca a chiarire al più presto la sua posizione, altrimenti sarebbe un fatto di una gravità assoluta perché la fiducia nelle istituzioni non va tradita. Valuti seriamente se non sia il caso di mettersi da parte".

Reazioni all’inchiesta arrivano anche dalla Regione, pure il consigliere leghista Alessandro Corbetta si augura che "il primo cittadino smentisca al più presto con i fatti la notizia che lo riguarda. In caso contrario saremmo di fronte a un fatto vergognoso che segnerebbe la fine di questa travagliata amministrazione".

Nonostante le sollecitazioni che gli arrivano un po’ dappertutto Siccardi tace. L’altro ieri dopo l’interrogatorio del pubblico ministero ha affidato una brevissima riflessione ai social: "Non posso dire molto. Aspetto con fiducia le decisioni del pm", poi più nulla. Ma nel piccolo centro del Vimercatese in tanti lo difendono e fanno quadrato intorno a lui: "Abbiamo fiducia in te", "siamo al tuo fianco" sono i post che si susseguono nella sua bacheca Facebook. La minoranza invece prova a fare rientrare l’affaire nei ranghi istituzionali.

Ieri sera Progresso e Solidarietà ha depositato la richiesta di un Consiglio comunale urgente "per spiegare alla comunità cosa stia succedendo", dicono Giuseppe Gustinetti e Maria Giulia Villa – è il minimo che si possa fare in una situazione del genere".

Da mesi il gruppo chiede le dimissioni del sindaco "ma per manifesta incapacità di amministrare, qui, se i fatti fossero confermati, saremmo di fronte a un problema diverso".