Il teatro cura l’inerzia del pensiero

Lo spettacolo teatrale "La banalità del male" mette in scena una lezione immaginaria con Hannah Arendt, per comprendere come il male nasca dall'inerzia del pensiero e l'obbedienza acritica. Temi simili sono affrontati in altri due spettacoli teatrali.

Il teatro cura l’inerzia del pensiero

Il teatro cura l’inerzia del pensiero

Un’immaginaria lezione con una delle più grandi filosofe del Novecento, per capire come il male spesso nasca dall’inerzia del pensiero, dall’assenza di spirito critico, dall’alibi dell’obbedienza e come solo la capacità di riflettere possa funzionare da antidoto per agire in modo etico. Una rappresentazione che trasporterà idealmente nel 1963, tra gli allievi del corso di filosofia politica dell’università di Chicago. È quanto metterà in scena domani lo spettacolo teatrale “La banalità del male“ (nella foto), che verrà proposto alle 16.30 negli spazi della Sala della Cultura di via Italia a Vedano: protagonista del monologo sarà l’attrice e drammaturga Paola Bigatto, che ha tratto l’opera da un adattamento dell’omonimo saggio della filosofa Hannah Arendt. Nella finzione scenica si immagina che Arendt sviluppi insieme ai suoi allievi i temi filosofici ed etici al centro del libro che l’autrice ha scritto dopo aver seguito, come inviata della rivista The New Yorker, il processo a Gerusalemme ad Adolf Eichmann, responsabile dell’organizzazione logistica della Shoah. Seguendo le udienze e rielaborando le sue riflessioni, Arendt arrivò a comprendere come il male spesso si incarni in persone all’apparenza banali, grigiamente burocratiche, che si limitano a eseguire gli ordini con passiva obbedienza, usando questo come alibi e autogiustificazione per non mettere in questione e non pensare al senso e alla moralità di ciò che fanno, volutamente ignorando, tacendo o collaborando con le atrocità. L’ingresso all’evento è libero.

Temi affini verranno toccati anche da altri due spettacoli teatrali. Oggi alle 21 sul palco del centro culturale teatro OppArt di Sovico l’attore Alfredo Oppio interpreterà lo spettacolo “Buffolandia - Questa grottesca umanità“, che prende a bersaglio i mali e le falsità che infestano l’esistenza umana, culminando nel male più terribile di tutti, la Shoah, rievocata anche attraverso le testimonianze di chi è sopravvissuto a quell’inferno. Info 039/9008448, prenotazioni a biglietteria@oppart.it. Domani alle 17.30, invece, nella chiesa parrocchiale di Tregasio, frazione di Triuggio, gli attori della compagnia Impara l’Arte, il Coro Anthem, Sara Calvanelli a canto e fisamonica, Lorenzo Zandonella Callegher al pianoforte e Stefano Biraghi al clarinetto daranno vita alla rappresentazione “Zkor! Ricorda!“.

Fabio Luongo